Una maxi-rissa nella quale sarebbero rimasti coinvolti un centinaio di detenuti, avvenuta nell’area passeggio, si sarebbe verificata in mattinata nel
Una maxi-rissa nella quale sarebbero rimasti coinvolti un centinaio di detenuti, avvenuta nell’area passeggio, si sarebbe verificata in mattinata nel carcere di Foggia per cause ancora da chiarire. Lo rende noto con un comunicato il segretario generale del sindacato autonomo di polizia penitenziaria Cosp, Domenico Mastrulli. Tre detenuti sarebbero rimasti feriti durante la colluttazione e sono attualmente in stato di osservazione presso gli ospedali Riuniti di Foggia.
«Secondo quanto riferisce il Coordinamento sindacale penitenziario, il violento scontro fra detenuti – si legge nel comunicato – si sarebbe scatenato tra opposte fazioni di detenuti cerignolani e baresi tra i quali vi è una vera e propria faida.
Il grave episodio si sarebbe verificato nel cortile di passeggio durante l’ora d’aria».
Mastrulli definisce «esplosiva» la situazione del carcere di Foggia «per effetto del sovraffollamento esistente. Nel penitenziario del capoluogo dauno ci sono oltre 551 detenuti a fronte di una capacità ricettiva di gran lunga inferiore, pari a 340 unità. La situazione – riferisce il COSP – è drammatica se si considera la scarsità di mezzi e soprattutto di uomini addetti alla vigilanza. A Foggia su 290 unità 40 sono impegnate nei servizi di scorta e traduzioni».
«Mancano poi all’appello – si legge ancora nella nota – 70 poliziotti penitenziari anche se sulla base della pianta organica rivisitata dall’ex ministro Orlando, a Foggia la carenza di organico sarebbe di appena 5 unità. Assurdo – commenta Mastrulli – dal momento che i turni attuali sono di 8 ore mentre il contratto impone un orario di 6 ore giornaliere. La rissa è stata sedata grazie all’intervento delle forze dell’ordine».
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