“Sequestro operato nello scorso marzo ad un ampio parcheggio a cielo aperto nel Comune di Mattinata“: con recente provvedimento, il Gip del Tribunale
“Sequestro operato nello scorso marzo ad un ampio parcheggio a cielo aperto nel Comune di Mattinata“: con recente provvedimento, il Gip del Tribunale di Foggia ha disposto il dissequestro delle aree A e B non sottoposte agli interventi edilizi, della zona adibita ad autoparcheggio ad eccezione della tettoia e dei manufatti (..)”. Ha invece rigettato “per il resto l’istanza trattandosi di soggetto non legittimato‘.
Come detto, si fa riferimento ad un sequestro operato nello scorso marzo, disposto dalla Procura della Repubblica di Foggia sulla base di un’indagine dell’Arma dei Carabinieri, territoriale e forestale, all’esito della quale, gli stessi militari hanno eseguito il provvedimento di sequestro preventivo.
Per gli inquirenti, “Sul terreno in questione, di circa 5.000 mq. ricadenti in piena zona protetta del Parco Nazionale del Gargano, è stato realizzato, senza alcun tipo di autorizzazione, un piazzale adibito a parcheggio mediante lo svellimento di piante di ulivo e lo sbancamento di terreno agricolo, con la realizzazione di tettoie prive di autorizzazione paesaggistica, di permesso a costruire nonché di nullaosta dell’Ente Parco“.
Con una precedente istanza, il legale dei ricorrenti, l’avvocato Alberto Ciuffreda del Foro di Foggia, aveva chiesto di ” autorizzare i proprietari dei beni mobili registrati (roulotte) ivi presenti e non oggetto di sequestro a trasferire presso altra area di sosta i propri beni mobili; dissequestrare o disporre la facoltà d’uso della sola area adibita a Autoparcheggio con esclusione delle tettoie in ferro ubicate nell’area perimetrale al fine di consentire l’espletamento dell’attività di custodia dei beni mobili ivi presenti e non oggetto di sequestro; in via subordinata, disporre il dissequestro o la facoltà d’uso della ZONA A e della ZONA B meglio identificate nella tavola 1.a della consulenza tecnica giurata caratterizzate dalla presenza di olivi ed agrumeto”
“E’ evidente che non sussiste una pregiudiziale incompatibilità tra la destinazione agricola di un’area e la sua utilizzazione a parcheggio”, dice in una nota l’avvocato Ciuffreda. “La destinazione a zona agricola di un’area non impone un obbligo specifico di utilizzazione effettiva in tal senso, avendo solo lo scopo di evitare insediamenti residenziali; non è precluso al proprietario di un terreno agricolo la possibilità di sfruttamento ulteriore e diverso da quello agricolo quale, ad esempio, il parcheggio”.
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