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La Regione Puglia rassicura: non c'è alcun allarme Seu

Rassicurando sull'assenza di un allarme relativo alla Sindrome emolitico-uremica (Seu) in Puglia, la Regione annuncia misure per l’acquisizione di inf

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Rassicurando sull’assenza di un allarme relativo alla Sindrome emolitico-uremica (Seu) in Puglia, la Regione annuncia misure per l’acquisizione di informazioni sulla circolazione e distribuzione sul territorio regionale di particolari ceppi di Escherichia Coli, denominati Vtec, con l’obiettivo limitare ulteriormente l’insorgenza di nuovi casi. In una nota, il capo del dipartimento Salute della Regione, Giancarlo Ruscitti, spiega che «abbiamo divulgato un protocollo operativo per la gestione delle gastroenteriti emorragiche in età pediatrica, uno dei primi sintomi con cui si manifesta l’infezione che potrebbe evolvere verso insufficienza renale acuta, anemia e piastrinopenia (Seu). Il protocollo sta già dando i suoi risultati».

«La Regione Puglia – aggiunge – ha dunque puntato anche in questo caso sulla prevenzione, costituendo una rete che vede coinvolti tutti i pediatri di libera scelta, i medici di pronto soccorso e i pediatri ospedalieri. L’obiettivo è intervenire efficacemente attraverso la diagnosi rapida e centralizzata delle infezioni da Vtec, finalizzata al corretto e precoce trattamento». «Meglio un affollamento al pronto soccorso oggi – conclude – che un rischio successivo domani».

Le azioni di controllo e prevenzione messe in campo dalla Regione, si precisa nella nota, sono orientate alle molteplici fonti di esposizione ai Vtec (alimenti di origine animale, vegetali che crescono a contatto con il suolo, prodotti lattiero caseari), tenendo conto delle informazioni epidemiologiche disponibili, delle caratteristiche ambientali-territoriali, delle abitudini alimentari locali e delle specifiche tecnologie di trasformazione degli alimenti tipici di un determinato territorio.

Inoltre, la Regione Puglia ha varato, anche per il 2018, un piano di sorveglianza rafforzata sulle matrici (ambientali, alimentari e idriche) potenzialmente a rischio. Le attività, finalizzate ad un monitoraggio ambientale conoscitivo, saranno orientate sul campionamento delle acque provenienti da depuratori autorizzati, e che vengono riutilizzate a scopi irrigui oltre che sui 38 corsi d’acqua regionali. Nel 2018 in Puglia sono stati confermati quattro casi di Seu.

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