Lavoro e cambio climatico: vertigini, colpi di calore

Vertigini, disidratazione o colpo di calore, ma anche rischi accidentali dovuti a un deterioramento della vigilanza, rischi chimici legati all'inalaz

Puglia,al via screening genetico su 3mila neonati: una goccia di sangue per diagnosticare e curare 500 malattie
Il Comune di Manfredonia stacca la spina al Laboratorio Urbano Culturale “Peppino Impastato”. Diventa hub vaccinale
Meeting del LIONS Club MANFREDONIA

Vertigini, disidratazione o colpo di calore, ma anche rischi accidentali dovuti a un deterioramento della vigilanza, rischi chimici legati all’inalazione di sostanze volatili o rischi correlati agli agenti biologici, come malattie infettive e polline. E’ questo il panorama dei pericoli che corre il mondo del lavoro nei tempi del cambiamento climatico e più precisamente nelle condizioni che ci saranno sulla terra da qui al 2050.

Il rapporto dell’Agenzia francese

A disegnare gli scenari di come i lavoratori saranno influenzati dai cambiamenti climatici è l’Agenzia francese per l’alimentazione, l’ambiente, la salute e la sicurezza sul lavoro, Anses, in uno studio pubblicato lo scorso 19 aprile in cui invita il mondo del lavoro ad agire rapidamente per prevenire i rischi determinati dal riscaldamento globale. Gli unici rischi non legati al clima sono quelli determinati dal rumore e dalle radiazioni artificiali, per il resto ce n’è per tutti i gusti. Le cause principali sono da trovare nell’aumento delle temperature, nei cambiamenti nell’ambiente biologico e chimico, nonché nell’aumento della frequenza e dell’intensità degli eventi meteorologici.

Lo scopo dello studio è quello di sottolineare le interazioni tra clima, ambiente e salute sul posto di lavoro al fine di identificare potenziali danni alla salute causati dall’aumento della temperatura e dai modelli mutevoli degli eventi meteorologici.

I rischi per i lavoratori

Oltre ai problemi diretti, appunto vertigini, disidratazioni e colpi di calore, e a quelli accidentali, i cambiamenti climatici modificheranno anche le aree di diffusione della malattia con portatori come zanzare o zecche che operano in aree in cui non erano presenti in precedenza.

L’aumento della frequenza e dell’intensità degli eventi meteorologici come inondazioni, siccità estive o incendi boschivi porterà inoltre ad un aumento dei rischi accidentali, generando così stanchezza fisica e mentale, soprattutto per le persone che lavorano nel campo della ricerca e del soccorso.

Promuovere la consapevolezza degli effetti dei cambiamenti climatici sulla salute

Alla luce di queste profonde modifiche del mondo del lavoro, Anses ha invitato tutti, dai datori di lavoro ai sindacati e ai politici, a mobilitarsi e iniziare a promuovere la consapevolezza dell’impatto che i cambiamenti climatici hanno già sulla salute. Per questo l’Agenzia francese raccomanda di condurre campagne di informazione e formazione. Più in particolare, Anses sottolinea che tutte le parti interessate dovrebbero integrare nei loro processi di valutazione del rischio professionale gli impatti già visibili dei cambiamenti climatici, nonché quelli che possono essere previsti, al fine di adottare misure preventive di salute.

Cambiamento climatico e salute

Il rapporto tra cambiamento climatico e salute è stato un tema di ricerca per diversi anni. In un rapporto pubblicato nel 2016, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha affermato che l’impatto dei cambiamenti climatici sulla salute può già essere stimato in termini di numero di morti e anni di vita persi, e riguarda tutte le categorie della popolazione. Il Parlamento europeo ha chiesto a più riprese alla Ue di imporre obiettivi più ambiziosi per combattere il riscaldamento globale, nell’ambito di una strategia internazionale frenata dagli Usa di Donald Trump

 


false

COMMENTI

WORDPRESS: 0