Può considerarsi ormai superata l’emergenza idrica in Basilicata. Le abbondanti piogge e le nevicate delle scorse settimane se da un lato hanno provo
Può considerarsi ormai superata l’emergenza idrica in Basilicata. Le abbondanti piogge e le nevicate delle scorse settimane se da un lato hanno provocato frane, danni ad alberi e non pochi disagi, dall’altro hanno contribuito a riempire le principali dighe lucane che attualmente contengono 491 milioni di metri cubi di acqua, ben 74 in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Una situazione cambiata decisamente in meglio nel giro di poco più di un mese. Basti pensare che a fine febbraio c’erano nelle dighe lucane complessivamente 297 milioni di metri cubi di acqua, 194 in meno rispetto ad oggi. In particolare, dai dati forniti dall’Ente per lo Sviluppo dell’Irrigazione e la Trasformazione Fondiaria in Puglia, Lucania e Irpinia, emerge che il maggiore quantitativo di acqua è invasato nella diga di Montecotugno a Senise, realizzata lungo il corso del fiume Sinni tra il 1970 ed il 1982, e considerata la più grande in terra battuta d’Europa, dove sono presenti quasi 266 milioni di metri cubi di acqua, 58 in più rispetto ad un anno fa. Se ci si sposta di pochi chilometri si arriva in Val d’Agri all’invaso del Pertusillo.
Qui è buona la situazione del bacino artificiale dove con 128 milioni di metri cubi di acqua, si è abbondantemente sopra i livelli dello scorso anno, tanto che all’indomani delle abbondanti nevicate di metà marzo, sono state aperte le paratoie per permettere all’acqua in eccesso di defluire a valle. Costruita tra il 1957 ed il 1962, la diga, con un’altezza di 95 metri, invasa acqua da destinare ad uso irriguo, idroelettrico e potabile, e per la sua capacità di invaso e per le caratteristiche del suo bacino imbrifero, rappresenta un altro dei punti di forza dello schema idrico Jonico-Sinni. Continuando l’elenco delle dighe, si arriva a pochi passi da Matera, dove è situato l’invaso di San Giuliano che con i circa 58 milioni di metri cubi di acqua ha pareggiato la situazione dello scorso anno. Quanto alla Camastra al momento sono presenti 22 milioni di metri cubi di acqua, 12 nel Basentello, in territorio di Genzano di Lucania.
Insomma una situazione nel complesso tranquilla, anche se sarà necessario gestire in maniera oculata la risorsa idrica per non avere problemi in futuro. «Bisognerà – fanno sapere dell’Autorità di bacino della Basilicata – abituarsi a consumare il giusto in tutti i settori, da quello agricolo a quello industriale. Ogni goccia risparmiata ce la ritroveremo poi immagazzinata nel prossimo anno».
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