DON CIOTTI: “IL PROBLEMA NON SONO LE MAFIE, IL PROBLEMA SIAMO NOI”

Qui piove ma oggi c’è lo stesso la primavera: ci sono migliaia e migliaia di giovani, adulti e associazioni che stanno camminando insieme”. “Qui piov

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Qui piove ma oggi c’è lo stesso la primavera: ci sono migliaia e migliaia di giovani, adulti e associazioni che stanno camminando insieme”.

“Qui piove ma oggi c’è lo stesso la primavera: ci sono migliaia e migliaia di giovani, adulti e associazioni che stanno camminando insieme”. Lo ha detto il fondatore di Libera, don Luigi Ciotti, mentre a Foggia sfila il corteo per la 23ma Giornata dell’impegno e della memoria in ricordo delle vittime di mafia. Per don Ciotti, affinché l’impegno contro le mafie sia quotidiano, è necessario “scrivere nelle nostre coscienze tre parole”. “La prima – ha detto – è continuità, la seconda è la condivisione perché è il noi che vince, la terza è la corresponsabilità, cioè il chiedere alle istituzioni che facciano la loro parte, e se non la fanno dobbiamo essere una spina per chiedere conto”. “Il cambiamento – ha rilevato – ha bisogno di tutti. Noi lo chiediamo alla politica, alle istituzioni, ma dobbiamo chiederlo anche a noi come cittadini: abbiamo bisogno di cittadini responsabili – ha concluso – non di cittadini a intermittenza a seconda delle emozioni e dei momenti”.

“La forza delle mafia è la nostra debolezza. La prima corruzione è quella delle coscienze. Signori: il problema non sono le mafie, il problema siamo noi”.

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