Depuratori foggiani inquinati: Escherichia coli nelle acque di scarico „ Dalle analisi dei campioni delle “acque di scarico” di 31 depuratori della pr
Depuratori foggiani inquinati: Escherichia coli nelle acque di scarico
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Dalle analisi dei campioni delle “acque di scarico” di 31 depuratori della provincia foggiana, emerge il superamento dei valori limite previsti dalla legge per parametri come Escherichia coli, solidi sospesi, azoto totale e fosforo”. Lo dichiara la consigliera del M5S Rosa Barone, che ha presentato un’interrogazione diretta agli assessorati ai Lavori Pubblici e all’Ambiente per sapere quali azioni intendano mettere in campo per superare questa situazione critica dal punto di vista sanitario e ambientale.
Dai documenti acquisiti dalla Provincia di Foggia, l’ente deputato al controllo e all’erogazione di sanzioni per eventuali anomalie nella depurazione, risultano 51 rapporti di non conformità emessi da ARPA Puglia in seguito alle analisi sui campioni delle “acque di scarico” prelevati a luglio 2017 da 31 depuratori tra cui quelli di Foggia, Cerignola, Lucera, San Severo e Manfredonia, e molti altri piccoli comuni.
“Dalle informazioni acquisite – incalza Barone – sono evidenti possibili di situazioni di pericolo per la salute pubblica e per l’ambiente, soprattutto con riferimento al parametro Escherichia coli. Questo, nonostante gli ingenti investimenti fatti ultimi anni, come dichiarato dallo stesso Acquedotto Pugliese. Abbiamo interrogato la Regione per chiedere se fosse a conoscenza di questi rapporti di prova emessi da ARPA e per conoscere quali interventi e risorse finanziarie siano stati previsti per migliorare il processo di affinamento dei reflui in provincia di Foggia e per accelerare le azioni per il recupero dei reflui in agricoltura”
In 27 rapporti si evidenzia il superamento dei limiti consigliati di Escherichia coli: in alcuni casi di poco più del doppio del limite consigliato, pari a 5.000, in altri oltre venti volte il limite con valori che superano la soglia di 100.000 (come ad Orta Nova in località Palata e a Cerignola in località San Lorenzo); in 13 rapporti è segnalata la positività alla prova di tossicità; in 37 rapporti sono segnalate varie non conformità, tra le quali le più ricorrenti sono il superamento dei valori di BOD5, della richiesta di ossigeno, dei solidi sospesi, dei valori di fosfati, nitrati e tensioattivi.
“Per comprendere questi dati – aggiunge la pentastellata – chiediamo che la Provincia disponga analisi che possano chiarire caso per caso il perché del superamento dei valori limite. Vorremmo inoltre sapere se siano state applicate le sanzioni previste per le anomalie riscontrate e quale sia stato l’esito dell’incontro tra l’ente provinciale e l’AQP avvenuto lo scorso 23 gennaio”.
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