Accuse di peculato, guai per il sindaco di Manfredonia Riccardi

Peculato, questo il reato per cui è chiamato a rispondere il sindaco di Manfredonia e presidente del Consorzio ASI, Angelo Riccardi. Tutta “colpa”, s

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Peculato, questo il reato per cui è chiamato a rispondere il sindaco di Manfredonia e presidente del Consorzio ASI, Angelo Riccardi. Tutta “colpa”, si fa per dire, di un incidente stradale datato 17 giugno 2016. In quell’occasione Riccardi, a bordo di un’auto del Comune assieme a Paolo D’Anzeris, nipote del sindaco e autista, Damiano D’Ambrosio, capogruppo Pd e il vicesindaco, Salvatore Zingariello si schiantarono contro un’utilitaria in via dei Mandorli, all’altezza del Liceo Scientifico Galileo Galilei. Erano circa le 2 di notte. L’impatto causò ferite soprattutto per Zingariello e D’Ambrosio, praticamente illesi il sindaco – che era seduto davanti – e l’autista. Sul posto intervennero i carabinieri per i rilievi del caso. Proprio gli uomini dell’Arma,  hanno confermato di aver notificato provvedimenti giudiziari ai soggetti presenti quella notte nell’auto del Comune. Veicolo che – stando agli inquirenti – potrebbe essere stato utilizzato a fini personali.

Riccardi, intanto, ha scritto un post su Facebook relativo alla vicenda: “Ho saputo di un provvedimento giudiziario inerente l’incidente automobilistico del 17 giugno 2016 che mi vede coinvolto unitamente, per una parte, ad altri due amministratori anch’essi, come me, in assoluta buona fede. Sono un uomo che crede nelle Istituzioni e lavora per le istituzioni senza mai risparmiarsi e senza mai rinunciare a credere fermamente nella lealtà dei comportamenti di tutti. Ed è con questa consapevolezza che sento di poter rivendicare con forza un punto di vista differente da quello che l’odierna accusa mi muove in maniera che io considero ingiustificata. Come uomo delle Istituzioni credo di dovermi sottoporre sempre, senza alcuna polemica, allo scrutinio di legalità e, come sempre ho fatto, anche in questa vicenda, non posso che accettare serenamente questo momento comunque doloroso, fiducioso di poter chiarire la mia posizione nel più breve tempo possibile. Con serenità chiederò, tramite il mio legale di fiducia, di essere immediatamente ascoltato e sono convinto in quella occasione di chiarire ogni aspetto della vicenda”, ha concluso il sindaco di Manfredonia.

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