La Sesta commissione del Csm dopo gli ultimi vertici degli uffici giudiziari, fa il punto della situazione della criminalità in Capitanata. Dati alla
La Sesta commissione del Csm dopo gli ultimi vertici degli uffici giudiziari, fa il punto della situazione della criminalità in Capitanata. Dati allarmanti, quelli che sono emersi dal focus del Csm: l’80% dei 300 omicidi che dagli anni ottanta ad oggi sono stati compiuti nel Foggiano, sono ancora irrisolti. Non hanno ancora un colpevole. Il quadro che ne emerge è preoccupante: si tratta di una mafia «feroce e profondamente radicata sul territorio, su cui esercita un vero e proprio controllo militare». Un radicamento che in alcuni contesti «è così forte, da produrre una generalizzata omertà», che in alcuni casi diventa “connivenza» se non addirittura «consenso». Le denunce sono “pressochè inesistenti e i pochi cittadini che le presentano quasi sempre ritrattano». E non è certo un caso che dal 2007 non ci sono pentiti. E da qualche anno la mafia foggiana si è infiltrata anche nella pubblica amministrazione.
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