Puglia, cinque milioni per la ricerca. “Così contrastiamo fuga cervelli”

Approvata dalla giunta regionale la delibera per l’istituzione di un fondo di sussidiarietà agli istituti di ricerca in Puglia. L’atto odierno fa segu

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Approvata dalla giunta regionale la delibera per l’istituzione di un fondo di sussidiarietà agli istituti di ricerca in Puglia. L’atto odierno fa seguito alla approvazione della delibera di indirizzo approvata, sempre dalla giunta, lo scorso 4 agosto.

“Si tratta di una misura straordinaria della Regione – hanno dichiarato il presidente della giunta regionaleMichele Emiliano insieme con l’assessore allo Sviluppo Economico, Michele Mazzarano – per salvare decine di posti di lavoro e di commesse degli istituti di ricerca pugliesi al collasso finanziario a causa delle lungaggini burocratiche del Ministero dell’università dell’istruzione e della ricerca (Miur) nell’erogazione dei contributi spettanti per progetti di ricerca cofinanziati con fondi pubblici e conclusi da anni”.

In vista di questo provvedimento l’assessore Mazzarano in mattinata aveva incontrato lavoratori e ricercatori del centro di ricerche Cetma di Brindisi, per testimoniare l’apprezzamento nel loro incredibile lavoro e la vicinanza della Regione Puglia. “Il fondo è basato su un meccanismo rotativo – ha spiegato l’assessore ai lavoratori – che sarà gestito da Puglia Sviluppo ed avrà una capienza di 5 milioni di Euro. Tale Fondo consentirà a CETMA di continuare a svolgere la sua funzione che è unica e straordinaria per il nostro sistema di sviluppo. Noi vogliamo difendere il nostro, questo è un patrimonio della Puglia che noi vogliamo difendere e valorizzare”.

“Non possiamo permetterci di disperdere un patrimonio di idee e di risorse umane tra i più importanti d’Italia – ha concluso il presidente Emiliano – e che è già costato la perdita di importanti commesse e la fuga di molti ricercatori. Per questo abbiamo istituito un fondo rotativo che consentirà alla Regione Puglia di anticipare agli istituti di ricerca le somme necessarie per pagare gli stipendi e trattenere in Puglia i nostri “cervelli”, senza incorrere in infrazioni perchè il meccanismo del fondo rotativo prevede la restituzione del prestito ai tassi di mercato. Ovviamente si tratta di un intervento eccezionale che porterà la Regione Puglia ad agire in tutte le sedi e nei confronti dei responsabili di questa vicenda per il recupero delle somme anticipate”.
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