A distanza di quasi tre anni dall’assunzione dell’incarico di Prefetto di Foggia, si chiude l'esperienza nella provincia dauna per Maria Tirone, pron
A distanza di quasi tre anni dall’assunzione dell’incarico di Prefetto di Foggia, si chiude l’esperienza nella provincia dauna per Maria Tirone, pronta a ricoprire il medesimo incarico ad Avellino. In attesa del cambio al vertice del Palazzo del Governo foggiano – si attende il prefetto fresco di nomina, Massimo Mariani, già viceprefetto di Cosenza – Tirone percorre questi 36 mesi, che definisce particolarmente ricchi, “sotto il profilo professionale, umano e della conoscenza”, che le ha dato “il privilegio di accostarmi a una comunità ricca di tradizioni storiche e culturali, ma anche attraversata da situazioni estese di disagio sociale ed economico, e deprivata delle sue cospicue potenzialità di sviluppo e di promozione sociale dalla presenza radicata di una criminalità organizzata e comune, pervasiva e pericolosa”.
“Una comunità che merita un impegno eccezionale e convinto da parte di tutti e, in primis, degli attori istituzionali, volto a restituire integrità morale e perequazione economica al tessuto sociale, su cui costruire un nuovo e diverso futuro. Fin dall’insediamento, sono stata consapevole del difficile impegno che ero chiamata ad assolvere in un contesto estremamente variegato, di cui ho potuto cogliere la straordinaria complessità. Ma il cammino di questi anni in terra di Capitanata, certamente connotato da tanti momenti problematici e da vere emergenze, si è dispiegato attraverso una virtuosa e leale collaborazione con soggetti pubblici e privati che qui operano”.
“Ai vertici dell’Autorità Giudiziaria, inquirente e giudicante e ai Magistrati, chiamati ad operare in un contesto così arduo e complesso, profondendo, con sacrifìcio personale, un impegno diuturno, esprimo la più profonda ammirazione per gli eccellenti risultati conseguiti nella repressione di ogni forma di criminalità e per la costante cooperazione che ha consentito, nel rispetto delle reciproche attribuzioni, di assumere iniziative importanti per la promozione della sicurezza di questa comunità. Con la stessa grata intensità ringrazio i vertici delle Forze di Polizia, dei Vigili del Fuoco, degli altri Corpi militari chiamati nel Comitato provinciale per l ’ordine e la sicurezza pubblica, con i quali sono state condivise, in piena sintonia, le strategie di prevenzione e di contrasto della criminalità, a presidio delle Istituzioni, della sicurezza, della libertà e della dignità dei cittadini. Il lavoro costante e il sacrifìcio incessante hanno consentito un elevato livello di contrasto al crimine organizzato e diffuso; allo stesso tempo, l’accorta azione di prevenzione ha impedito che fenomeni degenerativi minassero la coesione sociale”.
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