Zapponeta, dilaga il randagismo. Iacoviello: L'ASL si assuma le responsabilità

Il randagismo: problema serio e insostenibile! Grande gara di solidarietà e sensibilità da parte dei cittadini di Zapponeta, a cui va la mia più gran

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Il randagismo: problema serio e insostenibile! Grande gara di solidarietà e sensibilità da parte dei cittadini di Zapponeta, a cui va la mia più grande riverenza”.
Lo afferma il consigliere indipendente Francesco Iacoviello, che stamane ha assistito insieme ad alcuni cittadini all’ennesima sciagura, che ha visto la morte di un cane randagio che aveva appena dato alla luce 5 cuccioli.
“I cuccioli sono stati trasferiti nella casa di un privato (Francesco Di Noia) di Zapponeta che con grande umiltà e con l’aiuto di tutti gli animalisti (tra cui mamme di famiglia)stanno contribuendo allo svezzamento e alle cure necessarie per la salute dei cuccioli,i quali poi verranno adottati…
Tutto questo dice afferma Iacoviello grazie anche alla forza della rete,diventato oramai un punto di forza per noi cittadini di Zapponeta per parlare delle problematiche di Zapponeta.
Ogni anno e soprattutto d’estate molti cani vengono abbandonati sul territorio di Zapponeta, e quindi assistiamo impotenti a cucciolate senza controllo, all’insudiciarsi del decoro urbano,alla morte dei cani sia per avvelenamento e sia per morte violenta…
Che l’ASL si assuma le sue responsabilità e collabori con i cittadini di Zapponeta; dichiara Iacoviello, che a distanza di un anno dopo la sfilata canina organizzata dall’italsud Presidente Giovanni Di Noia,con tanto di sensibilizzazione da parte di veterinari e associazioni animalisti di volontariato,non ancora riusciamo a trovare una soluzione seria a questa piaga.
Il prefetto con una nota emessa l’anno scorso aveva palesemente detto che i comuni che non dispongono di un canile, devono farsi aiutare dall’asl competente,affinchè i cani randagi vengano censiti e le cagnette sterilizzate all’uopo, in modo da arginare il problema!
Senza fare nessuna polemica, invito l’amministrazione comunale a prendere a cuore questo problema della nostra comunità avvalendosi dell’apporto dei Veterinari che sono retribuiti dal SSN,e quindi chiamati a svolgere il loro lavoro senza gravare sulle casse del nostro Ente”.

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