I Carabinieri della Compagnia di Manfredonia, nello specifico quelli della Stazione di Monte Sant’Angelo, hanno tratto in arresto, in flagranza di re
I Carabinieri della Compagnia di Manfredonia, nello specifico quelli della Stazione di Monte Sant’Angelo, hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, il 19enne MASTRULLO Giovanni, di Foggia. Il giovane è accusato di concorso in furto aggravato commesso presso il Centro Commerciale Gargano di Monte Sant’Angelo, in particolare all’interno di uno dei negozi.
Una pattuglia dei Carabinieri di Monte Sant’Angelo è intervenuta al centro commerciale, dove era stata segnalata la presenza della persona poi tratta on arresto. Qui giunti, i militari hanno trovato il Mastrullo Giovanni, che era stato fermato da un addetto alla sicurezza dell’esercizio commerciale poiché aveva oltrepassato le casse senza pagare diversi capi di abbigliamento sportivo, privati dei rispettivi cartellini, per un valore complessivo pari a circa 140 Euro.
L’uomo nel frattempo aveva anche tentato di intimidire l’addetto alla vigilanza dell’esercizio millantando un omicidio commesso all’età di 10 anni.
Preso in consegna dai Carabinieri, dopo aver restituito tutta la merce ai legittimi proprietari, al termine delle formalità il Mastrullo Giovanni è stato dichiarato in stato di arresto per concorso in furto aggravato e, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, sottoposto agli arresti domiciliari a Foggia in attesa del giudizio. Sono in corso le indagini volte all’individuazione di eventuali correi del giovane, atteso che, al momento dei fatti, era in compagni di altri ragazzi.
I militari della Stazione di Zapponeta invece, hanno tratto in arresto nella flagranza dei reati di resistenza a Pubblico Ufficiale, minaccia grave, lesioni personali dolose aggravate, danneggiamento aggravato e rifiuto di fornire le proprie generalità, un magrebino 47enne residente in quel comune, EZZINE Mustapha, già noto per altri gravi reati.
I Carabinieri sono intervenuti nei pressi di un’azienda dove era stato segnalata la presenza dell’uomo, particolarmente agitato, che aveva anche minacciato delle persone. Raggiunto, l’esagitato si è subito presentato alterato, rifiutando di fornire le proprie generalità. A fatica quindi è stato accompagnato presso gli uffici della Stazione Carabinieri di Zapponeta per le operazioni di identificazione e perquisizione, dove ha dato in escandescenze, rifiutandosi di sedere e minacciando di morte tutti i Carabinieri presenti, spintonandoli e prendendoli a calci e pugni prima di compiere atti di autolesionismo, sia con oggetti arraffati in giro che battendo la testa più volte contro la porta dell’ufficio, tanto da romperla. Grazie all’ausilio di altri militari sopraggiunti, l’Ezzine è definitivamente bloccato e, dopo l’intervento di personale sanitario, sottoposto a sedazione, cosa che non gli ha comunque impedito di continuare, per tutto il tempo trascorso nella redazione degli atti, di continuare a inveire e minacciare di morte i militari, addirittura anche durante il tragitto che lo conduceva presso il carcere di Foggia, dove è attualmente rinchiuso a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
I militari contusi, per fortuna lievemente grazie al provvidenziale intervento dei colleghi, hanno riportato alcuni giorni di prognosi per delle ferite all’altezza del collo, al quale l’uomo li aveva afferrati.
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