Raccolta differenziata a Zapponeta: i dati del primo mese „ A Zapponeta la raccolta differenziata non si sapeva neanche cosa fosse. Fino al 16 gennaio
Raccolta differenziata a Zapponeta: i dati del primo mese
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A Zapponeta la raccolta differenziata non si sapeva neanche cosa fosse. Fino al 16 gennaio. Un mese di duro lavoro e di sensibilizzazione profonda tra i cittadini ed il risultato è raggiunto. Ed è il più virtuoso in assoluto tra i comuni pugliesi: 77.30% di rifiuti differenziati in solo un mese.
Il dato è stato diffuso ieri in conferenza stampa, a Palazzo Dogana, dal sindaco, Vincenzo D’Aloisio. Primo cittadino da pochi mesi (si è insediato nell’estate scorsa), D’Aloisio dichiarò ben presto di aver preso in mano un comune dissestato, in tutti i sensi. Ambientale compreso.
Ed è così che, d’accordo con l’Ase di Manfredonia (che svolge il servizio anche a Zapponeta), oggi può vantare il migliore risultato mai raggiunto in Capitanata: 44.98% di organico, 10.98% di carta e cartone, 11.98% di plastica e metalli, 8.84% di vetro, 0.52% di abbigliamento, 22.70% di rifiuto secco, per complessivi -34,09% di rifiuti prodotti rispetto all’anno 2016 (in un solo mese).
Importante, in particolare, è l’ultimo dato, quello riferito al rifiuto secco che consegna a Zapponeta la fascia di ‘Comune Rifiuti Free’, qualifica attribuita agli enti che producono una quantità di secco sotto la soglia dei 75kg/anno/abitante (a Zapponeta il dato sarebbe di 52,87%), riducendo notevolmente il ricorso alla discarica, ultimo baluardo di una politica ambientale fallimentare.
Con una percentuale così, infatti, Zapponeta potrà chiedere alla Regione Puglia la caratterizzazione del rifiuto, passando direttamente per l’inceneritore di Borgo Tressanti (piuttosto che condurli a Grottaglie, come accade oggi dopo la chiusura dell’impianto di Passo Breccioso).
D’Aloisio ammette: “In occasione dell’incontro al Comune di Foggia convocato per trovare soluzione alla chiusura dell’impianto foggiano, il più sereno tra i sindaci ero io: con un dato così alto di differenziata, il ricorso a Grottaglie ci costerà pochissimo, al massimo una volta a settimana. E sono certo per poco tempo: presto passeremo direttamente per l’inceneritore”.
È evidente che si stratta di un virtuosismo a tutto beneficio dell’ambiente ma anche dei cittadini che l’anno prossimo si vedranno recapitare bollette TARI notevolmente più leggere. “Devo ammettere che inizialmente il più scettico ero proprio io – dichiara il sindaco in conferenza stampa -. Poi, grazie ad una politica spinta dell’Ase, abbiamo eliminato tutti i cassonetti ed avviato il porta a porta. La cittadinanza ha risposto bene ed a lei va il più grande ringraziamento”.
“Fa specie notare come l’Ase, tanto demonizzata nella sua città, venga invece apprezzata in altre realtà” commenta il presidente dell’azienda Manfredonia, Adriano Carbone, con il chiaro intento, evidentemente, di togliersi qualche sassolino dalla scarpa. Carbone è certo che risultati simili potranno raggiungersi, qualora lo si voglia, anche nella città del Golfo.
E Foggia? “A Foggia manca la volontà. Sono i cittadini i primi a dover collaborare. Lo si evince già dall’utilizzo sregolato che si fa delle campane” rileva il presidente Ase, che al comune capoluogo sembra voler dare un consiglio: “Mantenere campane e cassonetti non ha senso se si vuol procedere con la differenziata. Via tutti gli strumenti comuni, il porta a porta è la soluzione perché costringe il privato ad adeguarsi”.
Peccato che Carbone non sappia che anche i kit destinati alle abitazioni hanno fatto una brutta fine, a Foggia. Certo, Manfredonia se la passa meglio: la scorsa notte furto di quattro mezzi all’azienda di rifiuti, con conseguenze, inevitabili, sul servizio.
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