Trentamila pugliesi vittime dell'epilessia

Sarà celebrata oggi, anche in Puglia, la giornata internazionale dell’epilessia, con numerosi monumenti che saranno illuminati di viola. Sono la Fo

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Sarà celebrata oggi, anche in Puglia, la giornata internazionale dell’epilessia, con numerosi monumenti che saranno illuminati di viola. Sono la Fontana del Sele di Foggia, la Biblioteca Comunale di San Severo, il Convento di San Matteo di San Marco in Lamis, la Basilica di San Michele Arcangelo di Monte Sant’Angelo, il Teatro Comunale di Bisceglie (Bt), la Colonna Infame di Bari, le Colonne Romane di Brindisi, i Palazzi di Città di Taranto e Casarano (Lecce).

L’epilessia – viene sottolineato in un comunicato – colpisce almeno 30.000 pugliesi, in circa l’80% dei casi con esordio in età evolutiva e in oltre il 30% resistente alla terapia farmacologica. Recentemente, la Sezione Regionale della Lega Italiana Contro l’Epilessia (LICE) Puglia, coordinata da Giuseppe d’Orsi, responsabile del Centro Epilessia Universitario degli Ospedali Riuniti di Foggia, ha effettuato una indagine sulla conoscenza dell’epilessia su un campione di 1.100 pugliesi. Tra i dati più significativi, emerge che il 30,8% della popolazione generale e il 59,5% dei pazienti/familiari ritiene che l’epilessia sia, rispettivamente, una malattia psichiatrica e con una genesi sconosciuta. Invece, l’epilessia è una malattia neurologica, ed in oltre il 60% dei casi è possibile al momento attuale definirne la causa. Inoltre, in corso di una crisi epilettica convulsiva, che di solito ha una durata di alcuni minuti, il 67% degli operatori sanitari posiziona una cannula di Guedel, il 51,9% mette qualcosa in bocca, il 61% somministra un farmaco prima del termine della crisi, il 66.2% predispone un ricovero ospedaliero.

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