A parole si dice che l’Italia deve smetterla di importare grano estero pieno di sostanze dannose per la nostra salute. Nei fatti le navi continuano
A parole si dice che l’Italia deve smetterla di importare grano estero pieno di sostanze dannose per la nostra salute. Nei fatti le navi continuano ad arrivare, come denuncia il sito ‘Su la testa’ di Gianni Lanes. Non certo casuale la scelta del porto di Manfredonia (nella foto sopra), a due passi da Foggia. Così al glifosato e alla micotossina DON del grano duro canadese prodotto nelle aree umide aggiungiamo il dubbio dei metalli pesanti e della radioattività. I rapporti tra UE e Ucraina. Il ruolo delle multinazionali. L’attesa del pronunciamento della stessa UE sull’obbligo di indicare la provenienza del grano nei pacchi di pasta
Il 2017, per l’Italia del grano, si è aperto con l’arrivo di due navi cariche di questo cereale. Sono il cargo Azov Coast, proveniente dal porto russo di Yeysk, e la bulk carrier Matteo Br, arrivata da Nikolaev, Ucraina. Le due navi sono arrivate nel porto di Manfredonia, provincia di Foggia, in Puglia. Battono bandiera ombra, cioè una bandiera di comodo (per la cronaca, la bandiera ombra viene issata da una nave di proprietà di soggetti o società di un’altra nazione: un sotterfugio per evitare il pagamento di tasse e ottenere una registrazione più facile; la nazione che fornisce la bandiera riceve soldi in cambio di questo servizio: l’ennesima dimostrazione che on il commercio del grano a guadagnarci sono in tanti).
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