Partiranno alla fine di novembre i lavori di sistemazione dell'antica mulattiera Valle dell'Inferno che collegava San Giovanni Rotondo a Manfredonia.
Partiranno alla fine di novembre i lavori di sistemazione dell’antica mulattiera Valle dell’Inferno che collegava San Giovanni Rotondo a Manfredonia. Questa mattina il Parco Nazionale del Gargano e il Comune di San Giovanni Rotondo hanno concordato il definitivo avvio del progetto finanziato dal Parco.
La Valle Dell’Inferno, utilizzata anche per la transumanza, è uno dei percorsi che riassume con particolare evidenza sia gli aspetti naturalistici che quelli storico-religiosi del Gargano. Lungo l’antica mulattiera è avvenuta, infatti, la conversione di San Camillo De Lellis nel 1575.Un avvenimento che ha trasformato questa Valle in un luogo di fede che, soprattutto nelle ricorrenze legate al Santo, attira tantissimi fedeli. In prossimità del sentiero c’è proprio il monumento-altare eretto nel 1975 per il quattrocentesimo anniversario della conversione del Santo degli Infermi.
“Promuovere il turismo escursionistico – spiega il Presidente del Parco Nazionale del Gargano Stefano Pecorella– significa superare il concetto di sentiero inteso come semplice infrastruttura e promuovere lo sviluppo sostenibile. Noi vogliamo che turisti e fedeli compiano un viaggio sicuro alla scoperta della natura, della cultura e della storia della nostra terra”.
Il Progetto prevede, oltre alla messa in sicurezza del sentiero, anche la realizzazione di una staccionata, di totem informativi, di picchetti segnavia, di segnali su roccia e di materiale informativo da distribuire a turisti e fedeli.
“Il Comune di San GiovanniRotondo– spiega il Sindaco Costanzo Cascavilla– sta investendo molto sui cammini. Stiamo lavorando sulla via Francigena del Sud, sui cammini Celestiniani e su quelli dei conventi di San Pio. Ecco perché l’avvio dei lavori su questo tratto del cammino “Camilliano” si inserisce perfettamente in questa rete che rappresenterà un importante veicolo di sviluppo e di accesso ai beni culturali del Parco Nazionale del Gargano”.
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