Referendum Energas, L&W Capitanata: “Andava promosso prima, ma costituisce momento irrinunciabile”

<…è generalmente notorio che in tali circostanze, purtroppo, spesso si attivino modalità e pressioni alquanto disdicevoli per blandire consensi so

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<…è generalmente notorio che in tali circostanze, purtroppo, spesso si attivino modalità e pressioni alquanto disdicevoli per blandire consensi sociali ed istituzionali in forme occulte ed inconfessabili>>.

<<…è necessaria quindi una più ampia consultazione di cittadini, soggetti e aggregazioni  della società e del mondo produttivo, per scongiurare che nel nostro caso specifico scelte di vitale importanza come questa siano assunte con modalità eticamente e sostanzialmente sbagliate e dannose. Un siffatto coinvolgimento dovrebbe affidare ad un referendum cittadino la decisione finale, per una scelta autenticamente consapevole e democratica.>>

Sono queste, testualmente, alcune significative valutazioni che esprimemmo quasi un anno fa, il 21 ottobre 2015, nella nota inviata al Comune con la quale, dopo la richiesta pubblica dell’Ente, comunicavamo le ragioni dettagliate della nostra opposizione all’insediamento dei depositi dell’Energas a Siponto,  una opposizione che iniziò già dai primi mesi del 2014.

Ognuno di noi conosce le pregresse posizioni ambigue, se non addirittura complici, espresse in merito precedentemente da diversi soggetti (rappresentanti di Partiti di governo e delle Istituzioni), ma, come per la vicenda delle pale eoliche a mare, la maturazione di una coscienza collettiva fermamente contraria ad ulteriori invasioni di impianti gravemente rischiosi e compromettenti per la salute e l’ambiente, è infine prevalsa anche tra quanti “tentennavano”.

Nell’esclusivo interesse della nostra comunità ribadiamo l’invito alla coesione su una questione di vitale importanza per il futuro di tutti. Allo stato attuale, non serve e non vogliamo entrare nei significati diversi che può assumere lo svolgimento referendario in logiche di convenienza politica.

Augurandoci che sulla questione Energas ci sia ancora spazio per il buonsenso nell’azione di chi governa il Paese e che il pronunciamento ufficiale di una volontà popolare a tutela di un bene primario quale è la salute possa contare più del profitto di un singolo imprenditore, dobbiamo ora cogliere ogni energia per affermare l’importanza di una partecipazione massiccia al voto referendario.

Sulla difesa della salute e delle risorse naturali è bene ci sia convergenza tra azione sociale ed istituzionale. Questo è il momento di mettere insieme le forze che condividono in modo autentico una battaglia fondamentale per il progresso.

Il Consiglio Comunale e quanti lo rappresentano istituzionalmente, promotori del Referendum, diano vita ad un confronto ampio con associazioni, rappresentanti dei lavoratori, attività d’impresa manifatturiere, commerciali, artigianali, operatori turistici e dell’economia del mare, scuole, mondo della chiesa, ecc., affinché le iniziative di comunicazione e di informazione sul referendum coinvolgano tutta la città e possano realizzarsi con l’azione coordinata e congiunta di ognuna delle espressioni vitali della nostra comunità.

Noi ci saremo. Per dire NO e contribuire a scongiurare definitivamente l’insediamento dell’Energas, per sostenere una nuova consapevolezza nel protagonismo sociale dei cittadini, per rilanciare la costruzione di uno sviluppo sostenibile autentico,  idoneo, condiviso.

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