Quella del CARA è “Una realtà che conosciamo da decenni” e “ancora una volta non ci vogliamo sottrarre ad affrontare questa situazione, poiché parlia
Quella del CARA è “Una realtà che conosciamo da decenni” e “ancora una volta non ci vogliamo sottrarre ad affrontare questa situazione, poiché parliamo di uomini, donne e bambini”, è lo sfogo del Presidente dell’ARCI Comitato Provinciale di Foggia Domenico Rizzi che torna a parlare del Centro di accoglienza richiedenti asilo, in questi giorni al centro di una vera e propria inchiesta.
“Una realtà – uno schifo – che è stato per tutto questo tempo sotto gli occhi di tutti: partendo dalla sistematica negazione dei diritti fondamentali del lavoratore dell’essere umano, alle condizioni igienico sanitarie indegne di un paese che si vuol dire ‘civile’. Non ci volevano certo le inchieste giornalistiche per scoperchiare questo vaso di Pandora”, commenta amareggiato Rizzi che ricorda all’opinione pubblica e alle istituzioni anche i ghetti “sparsi per tutta la provincia ed i tanti lavoratori abusati e sfruttati, le tante dignità calpestate e non riconosciute che da tempo non solo abbiamo denunciato – senza mai sottovalutare la situazione – ma per cui, dobbiamo ammetterlo, non siamo mai stati ascoltati sufficientemente se non per tamponare soluzioni di emergenza, senza affrontare la questione nel suo complesso”.
“Quando questa verità era raccontata dall’ARCI – aggiunge Rizzi – e dalle altre associazioni del Terzo Settore, non importava a nessuno”. Ora l’ARCI spera e chiede che “chi di competenza si adoperi per ridare dignità ai fratelli migranti e rifugiati e, attraverso loro, alla nostra terra”. Nel frattempo il comitato provinciale di Arci continuerà a vigilare.
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