Intrighi e misteri - dalla Provincia al Comune di Manfredonia - Un parapiglia registrato nei filmini coi telefonini, sedato dai carabinieri - Quale i
Intrighi e misteri – dalla Provincia al Comune di Manfredonia – Un parapiglia registrato nei filmini coi telefonini, sedato dai carabinieri – Quale imbroglio si cela? – I genitori degli studenti assiepati dinanzi al liceo>>
Momenti di tensione al liceo classico “Aldo Moro” per l’esecuzione dell’ordine di sfratto contestato da docenti, famiglie degli studenti e dagli stessi studenti. Una vicenda dai risvolti assurdi ammantati di intrighi e misteri che colpisce una delle scuole più accreditate nel panorama scolastico non solo di Manfredonia. Numerosi e pesanti i ricorsi e le denunce inviate alle varie autorità competenti compresa quella giudiziaria.
Ieri mattina (lunedì) si è consumato un episodio tanto assurdo quanto proditoriamente emblematico dell’ordito che ci cela dietro una azione architettata e messa in atto scientemente in un momento in cui l’attenzione generale è rivolta altrove e quando le preoccupazioni dei soggetti preposti, dalla Provincia al Comune di Manfredonia, dovrebbero essere ben altre a tutela della scuola a riguardo della sicurezza dei vari istituti di ogni ordine e grado nei cui confronti la gente si chiede se sono dotati della prescritta agibilità e ci sia stato l’adeguamento alle norme antisismiche.
Ieri mattina dunque alla sede di viale Miramare si sono presentati gli operai incaricati di effettuare il trasloco del liceo classico all’altro istituto destinato ad accogliere la ventina tra aule didattiche e laboratori, in coabitazione con il liceo scientifico. Un momento quanto mai inopportuno in quanto nell’istituto si stavano svolgendo gli esami di riparazione. I docenti si sono pertanto opposti a quell’intrusione. Per tutta risposta gli operai hanno cominciato a portar via i banchi dalla finestra. A quel punto sono intervenuti gli studenti che hanno riportato i banchi nelle aule attraverso le stesse finestre. Un parapiglia registrato nei filmini coi telefonini, sedato dai carabinieri chiamati dai docenti. Per il momento la cosa è finita lì, ma la ditta che ha avuto appaltato i lavori di sgombro (sul bando di gara sono state avanzate serie riserve) tornerà a completare l’opera come ordinato dalla Provincia.
Non può non destare un fondato sospetto di reconditi disegni, l’ordine impartito agli operai dai dirigenti della Provincia, di portar via solo i banchi delle aule: i laboratori dotati di attrezzature pregiate saranno rimossi a Natale. Perché? Quale imbroglio si cela? Pare che quei laboratori facciano gola alla scuola che si intende allocare in quell’edificio destinato poi a ben altri fini. Della vicenda è stata interessata tra le altre l’Autorità nazionale anticorruzione.
I genitori degli studenti assiepati dinanzi al liceo parlano senza mezzi termini di <fregature inconcepibili ai danni di giovani che vogliono studiare e costruirsi un avvenire senza scorciatoie e compromissioni>. Ancora una volta e di più, se la prendono con l’amministrazione comunale, col sindaco Riccardi che non solo non ha mosso un dito per difendere una ricchezza della città, ma addirittura pare cospiri contro. <Se ci fosse stato un sindaco che avesse alle spalle un curriculum scolastico regolare – osservano – forse sarebbe in grado di capire certe situazioni e questa triste vicenda sarebbe andata diversamente. Purtroppo – aggiungono – i suoi compagni di giunta pare si lavino le mani. Insomma a noi chi ci difende?>. Unanime la riprovazione sui social.
Se non interverranno organi superiori, per il liceo classico “Aldo Moro” di Manfredonia si parano tempi duri, premessa forse alla sua distruzione con buona pace della inettitudine.
Michele Apollonio
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