Oggi è giorno di lutto nazionale e non avremmo voluto far festa. I nostri cuori sono addolorati per le tante vittime del terremoto che ha colpito l’I
Oggi è giorno di lutto nazionale e non avremmo voluto far festa. I nostri cuori sono addolorati per le tante vittime del terremoto che ha colpito l’Italia Centrale: centinaia di morti, migliaia di feriti, paesi distrutti, famiglie senza case, cuori spezzati… Le raccapriccianti immagini che la TV ha trasmesso ad ogni ora del giorno e della notte sono ancora davanti ai nostri occhi. Un velo di tristezza avvolge i nostri cuori”. E’ iniziata con queste tristi parole l’omelia di mons. Michele Castoro, arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, durante il pontificale in onore di Santa Maria di Siponto. Castoro ha invitato tutti alla sobrietà e alla riflessione.
“La nostra festa perciò non sia dissipazione, né occasione di trasgressione o di spreco. La nostra solidarietà a quelle popolazioni così duramente provate si manifesti in questi giorni anche con un comportamento più sobrio e contenuto. Ci stiamo già mobilitando, come Città, a raccogliere fondi per le prime necessità di quella povera gente. Il 18 settembre, poi, ci sarà una colletta in tutte le chiese, secondo le indicazioni della CEI, per contribuire alla ricostruzione di quei paesi ora ridotti a macerie.
E’ con questi sentimenti, di gioia ma anche di intima sofferenza, che celebriamo quest’anno la nostra festa patronale in onore della Madonna, elevando la nostra preghiera alla Madre del Cielo perché sostenga quanti sono stati colpiti da questa grande sciagura e doni loro la forza di ricominciare”.
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