È di oltre 249 morti il bilancio del sisma di magnitudo 6 che alle 3,36 della scorsa notte ha scosso il centro Italia, devastando una serie di centr
È di oltre 249 morti il bilancio del sisma di magnitudo 6 che alle 3,36 della scorsa notte ha scosso il centro Italia, devastando una serie di centri tra Lazio, Umbria e Marche. La Prefettura di Ascoli ha rivisto il dato per la zona di Arquata riducendolo da 57 a 46 deceduti. Nell’area di Amatrice e Accumuli il numero ufficiale sale invece da 190 a 195. Il bilancio è ancora provvisorio. Un primo numero, meno della metà del dato attuale, era stato fornito dal premier Matteo Renzi, che nello stesso pomeriggio era accorso a Rieti per vedere di persona i luoghi della catastrofe.
La prima violentissima scossa di stanotte ha colpito Amatrice, Accumoli (Rieti) e Arquata del Tronto (Ascoli Piceno); una seconda di magnitudo 5.4 è stata registrata alle 4,33 con epicentro tra Norcia (Perugia) e Castelsantangelo sul Nera (Macerata). Le scosse sono state avvertite anche a molti chilometri di distanza, fino a Roma e Napoli. La terra intanto continua a tremare: un’altra violenta scossa, di magnitudo 4.9, è stata avvertita nel primo pomeriggio scatenando il panico. Violente scosse di terremoto sono state registrate anche stasera in alcune località delle Marche. Una devastazione «peggiore di quella dell’Aquila, mai vista una cosa così», è stata la reazione dei soccorritori. Imprecisato il numero dei dispersi. Tra le vittime ci sono molti bambini.
Sono 1500 gli sfollati solo nelle Marche. Fra gli altri, non ce l’hanno fatta un piccolo di 4 anni di Amatrice, deceduto in ospedale ed una bimba di 18 mesi sorpresa mentre dormiva, nella casa delle vacanze in cui si trovava con i genitori ad Arquata del Tronto. La mamma, originaria dell’Aquila, era scampata nel 2009 al sisma ed aveva deciso di trasferirsi ad Ascoli dopo quella terribile esperienza. Ad Amatrice si soffre anche per la tragedia di due gemelli di 7 anni, Simone e Andrea Serafini, entrambi morti. Si sono salvati invece, ad Arquata del Tronto, due fratellini di 4 e 6 anni che la nonna ha nascosto sotto il letto; il nonno è morto. Ad Amatrice in un silenzio quasi assoluto proseguono da ore le ricerche di un bambino di 11 anni rimasto sotto le macerie della sua casa e che è stato sentito più volte chiedere aiuto. Sempre ad Amatrice è crollato lo storico Hotel Roma, nel centro storico della cittadina reatina, che ospitava 70 persone, finora le salme rinvenute sono due. E’ fortunatamente estratto vivo, ad Accumoli, nel reatino, un 43ennee romano rimasto per molte ore incastrato con le gambe e parte del corpo tra le macerie.
Renzi, è arrivato nel pomeriggio nei luoghi colpiti, «non lasceremo nessuno da solo», ha detto, annunciando lo stato di emergenza e provvedimenti già da domani in Consiglio dei ministri e ringraziando chi da stanotte «scava a mani nude: il lavoro continua, la priorità è scavare. Sono state scritte pagine di solidarietà e commoventi». La macchina delle operazioni si è mossa da tutta Italia, c’è stata qualche polemica iniziale sul ritardo nei soccorsi, poi rientrata. Sono 700 i vigili del fuoco al lavoro nell’area del cratere.
Timori per il patrimonio culturale nelle zone più colpite. Piccole crepe si sono aperte nella struttura esterna del Duomo di Urbino, che è stato transennato. Crolli nel monastero di S.Chiara a Camerino e, ad Amatrice, nella basilica di San Francesco e la chiesa di Sant’Agostino. Il ministero dei beni culturali ha allertato le sue unità di crisi. A Roma sottoposto a verifiche il Colosseo, ma nessun danno.
«Qui non c’è più niente. Solo macerie. E’ impressionante. Sembra un bombardamento», ha detto la presidente della Camera, Laura Boldrini, giunta a Pescara del Tronto, frazione di Arquata del Tronto in provincia di Ascoli Piceno.
Il Pontefice ha rimandato la sua catechesi del mercoledì, per recitare con i fedeli, in via del tutto eccezionale, una parte del Rosario. A Roma è rientrato dalla Sicilia il presidente Mattarella, a lui in una telefonata il presidente Usa Obama ha offerto ‘aiuto e assistenza’. Stessa offerta anche da parte del Segretario di Stato Kerry al ministro degli Esteri Gentiloni. Oggi e domani bandiere a mezz’asta in segno di lutto sugli edifici pubblici.
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