Un forte terremoto ha colpito nella notte l’Italia centrale provocando morti e feriti. Una scossa di magnitudo 6.0 è stata registrata alle 3:36 con
Un forte terremoto ha colpito nella notte l’Italia centrale provocando morti e feriti. Una scossa di magnitudo 6.0 è stata registrata alle 3:36 con epicentro vicino Accumoli, in provincia di Rieti, e con epicentro a soli 4 chilometri di profondità. Una seconda scossa di magnitudo 5.4 è stata registrata alle 4:33 con epicentro tra Norcia (Perugia) e Castelsantangelo sul Nera (Macerata) ed ipocentro a 8,7 chilometri di profondità.
Accumoli ed Amatrice hanno avuto forti danni. «Metà paese non c’è più, la gente è sotto le macerie», ha detto il sindaco di Amatrice. «Le strade di accesso sono bloccate», ha detto il primo cittadino facendo un appello ai soccorritori per liberarle. «Su una c’è una frana e un’altra ha un ponte che sta per crollare. La gente si sta riunendo negli impianti sportivi, siamo senza corrente». La città viene evacuata, mentre arrivano mezzi e persone della protezione civile.
Ma molti danni, con feriti e persone intrappolate sotto le macerie si registrano in almeno quattro comuni, tre in provincia di Rieti e uno in provincia di Ascoli Piceno. Secondo le prime informazioni raccolte dai vigili del fuoco è questa la situazione dopo le scosse di terremoto che hanno interessato il centro Italia.
Danni si registrano ad Amatrice, Accumuli e Posta, in provincia di Rieti e ad Arquata del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno. I vigili del fuoco hanno già inviato diverse squadre dai distaccamenti del Lazio e sono pronte a partire colonne da Toscana, Abruzzo e Campania.
«I comuni colpiti in maniera più grave sono Amatrice e Accumoli». Ha detto il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, «Siamo in costante contatto con i soccorritori, sono comuni di montagna anche
difficili da raggiungere. Ho sentito il sindaco di Amatrice fortunatamente la piazzola dell’elisoccorso del 118 è attiva e può essere utilizzata in caso di necessità».
I soccorritori stanno incontrando diverse difficoltà per raggiungere Accumuli, diverse strade sono infatti interessate dai crolli e questo non consente ai mezzi di soccorso di raggiungere il paese. Problemi anche per gli elicotteri, che non sono al momento riusciti ad atterrare. Un altro elicottero è invece atterrato ad Amatrice, un altro dei comuni colpiti, e sta trasportando i feriti all’ospedale di Rieti.
MORTI SOTTO LE MACERIE – Vittime sono segnalate ad Accumoli dove c’è almeno un morto e una famiglia di quattro persone – due bambini piccoli e i loro genitori – è sotto le macerie e non dà segni di vita secondo quanto testimonia il sindaco Stefano Petrucci.
Morti anche ad Amatrice dove ci sono molti crolli. Il sisma ha raso al suolo la frazione di Pescara del Tronto (Ascoli Piceno) e si teme che fra le macerie possano esserci vittime.
IL TRISTE CONTO: Dalle prime informazioni sarebbero almeno 6 i morti ad Accumuli e tre le vittime accertate ad Amatrice
NUMERI DI EMERGENZA – Palazzo Chigi fa sapere che sono attivi i seguenti numeri: del contact center della Protezione civile: 800840840; e della sala operativa della protezione civile Lazio: 803555.
PIANO DI EMERGENZA NELLE MARCHE – Negli ospedali di Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto è scattato il piano di emergenza per accogliere i feriti e le persone colte da malore a causa delle scosse di terremoto.
Medici e infermieri sono stati richiamati tutti in servizio per assistere i pazienti, alcuni dei quali presentano traumi da fuga.
TRE FORTI SCOSSE – Sono tre finora le scosse di terremoto principali avvenute nella notte nel Centro Italia: di magnitudo 6, 5.4 e 5.1.
La prima e più forte (magnitudo 6) è avvenuta alle 3:36. Ha avuto epicentro a 2 chilometri da Accumoli (Rieti) e 10 da Arquata del Tronto (Ascoli Piceno) ed Amatrice (Rieti). L’ipocentro è stato a soli 4 km di profondità.
Seconda e terza scossa sono state registrate alle 4:32 e 4:33. Hanno avuto epicentro in prossimità di Norcia (Perugia), Castelsantangelo sul Nera (Macerata) e Arquata del Tronto (Ascoli Piceno). Gli ipocentri sono stati tra gli 8 e i 9 km.
Oltre 50 finora (alle 6:40) le repliche di magnitudo superiore a 2, cinque delle quali di magnitudo 4 o superiore.
«COME LA TRAGEDIA DE L’AQUILA – «Questo è un terremoto di magnitudo importante, è un terremoto superficiale che ha provocato uno scuotimento rilevante. Il valore è paragonabile al sisma de L’Aquila». E’ il primo bilancio del capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, nell’incontro stampa a margine del Comitato operativo in corso nella sede della Protezione Civile di Roma insieme ai rappresentanti di tutte le forze dell’ordine.
Continuando nel paragone con il sisma che ha colpito L’Aquila, Curcio ha aggiunto: «E’ chiaro che qui cambia lo scenario nel senso che L’Aquila era una città capoluogo di Regione e importante dal punto di vista numerico. Qui c’è una popolazione più diffusa, quindi immaginiamo che l’impatto sia meno gravoso in termini di vite umane. Ma un evento di assoluto rilievo». «Siamo ancora nella fase del soccorso, in questo momento la priorità è la salvaguardia della vita umana. Poi ci occuperemo del resto».
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