Foggia, detenuto aggredisce tre agenti in carcere

Si è temuto il peggio nel carcere di Foggia, dove tre agenti della polizia penitenziaria sono stati brutalmente aggrediti da un detenuto straniero. A

Tratta di esseri umani i numeri della Puglia
Evasi da carcere Foggia: «Avevamo paura del Coronavirus»
Maltempo, esonda il Celone: isolati Faeto Celle e Castelluccio

Si è temuto il peggio nel carcere di Foggia, dove tre agenti della polizia penitenziaria sono stati brutalmente aggrediti da un detenuto straniero. Ad avere la peggio uno dei tre, colpito alla testa dal piede del tavolo di legno in dotazione nella cella di Mariko Tahitov, l’aggressore già imputato per i reati di omicidio, lesioni gravi e aggressione in carcere anche ai danni di altro detenuto

L’increscioso episodio è avvenuto ieri sera alle 22.50 quando le urla e i rumori provenienti da una cella, hanno attirato l’attenzione degli uomini in divisa. Giunti in prossimità dell’ingresso, tre unità e il sottufficiale di sorveglianza generale hanno cercato di placare la furia del recluso, che con una inaudita violenza si è scagliato contro di loro riempiendoli di pugni, calci e pesanti insulti.

Colpito alla testa, un agente ha perso i sensi e molto sangue. Anche gli altri due colleghi hanno riportato lividi, lesioni e fratture in varie parti del corpo. Tutti e tre sono stati trasportati in codice rosso agli Ospedali Riuniti di Foggia da un’ambulanza del 118.

L’aggressione è avvenuta nel reparto di infermeria dove sono ristretti 19 dei 529 detenuti, di cui la maggior parte per reati a sfondo sessuale: “Siamo alla follia pura e cruda” ha commentato a caldo Mimmo Mastrulli. Il segretario pugliese del Cosp sottolinea come fossero soltanto 12 gli agenti del turno 16/24 a fronte del solo reparto Giudiziario che conta 250 carcerati sottoposti ad alta vigilanza e sicurezza.

 


false

COMMENTI

WORDPRESS: 0