Maxi sequestro di grano contaminato in provincia di Foggia, sostanze tossiche in oltre 6mila quintali

Oltre 6mila quintali di grano duro contaminato da micotossine sono stati sequestrati dal Corpo forestale dello Stato presso un impianto di stoccaggio

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Oltre 6mila quintali di grano duro contaminato da micotossine sono stati sequestrati dal Corpo forestale dello Stato presso un impianto di stoccaggio in provincia di Foggia. L’attività si è conclusa dopo una serie di indagini che hanno portato al prelievo, al campionamento e alle successive analisi chimiche eseguite presso il laboratorio ARPA di Bari delle partite di grano poste sotto sequestro. Queste presentavano valori di Ocratossina di tipo A oltre il 50 per cento il limite massimo consentito dalla normativa vigente. Le micotossine sono sostanze tossiche per l’organismo umano prodotte dai ceppi fungini Aspergillus e Fusarium. I cereali, durante la fase di raccolta e stoccaggio, possono essere contaminati da tali ceppi con effetti nocivi per la salute, se non correttamente conservati. Il prodotto sequestrato, circa 3 silos per un totale di 6.500 quintali di grano, proveniente dal raccolto dell’annata agraria 2014-15, di origine italiana, era destinato ad essere trasformato per un successivo uso alimentare.

I Forestali del Comando Provinciale di Foggia e del Comando Stazione di Ascoli Satriano, unitamente al personale del Dipartimento di Prevenzione ASL di Foggia – Ufficio S.I.A.N, hanno posto i sigilli ai silos contenenti il grano contaminato e ritrovato presso l’impianto di stoccaggio e movimentazione di cereali. Il titolare del deposito, inoltre, è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per detenzione di sostanze alimentari alterate. La continua attività dei Forestali in provincia di Foggia, volta a garantire la sicurezza alimentare e la qualità dei prodotti, ha così evitato gravi ripercussioni sulla salute dei consumatori.

Indagini ancora in corso. Contattati da l’Immediato, gli uomini della Forestale hanno fatto sapere che l’attività potrebbe estendersi ulteriormente sul territorio provinciale. Finora è stato interessato il Basso Tavoliere ma presto potrebbero emergere importanti novità. Una rassicurazione, però, la Forestale ha voluto farla: “Nessun timore per i cittadini, è stato tutto sequestrato prima che la merce potesse finire sul mercato”.

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