Una periferia che vive, una città che discute e si aggrega, una lotta da costruire assieme. Il 25 e 26 si è svolta la tanto attesa due giorni di ceme
Una periferia che vive, una città che discute e si aggrega, una lotta da costruire assieme.
Il 25 e 26 si è svolta la tanto attesa due giorni di cemento vivo, avevamo scommesso sulla possibilità di restituire alla città un luogo che era stato inghiottito dalla cementificazione e dall’abbandono, avevamo promesso alla città di provare a farlo partendo dal fare comunità.
In due giorni oltre mille cittadini e cittadine hanno attraversato il nostro festival, i suoi laboratori e i suoi momenti di discussione, un indiscutibile momento di aggregazione che ci ha fatto incontrare residenti, famiglie, disoccupati e lavoratori in difficoltà, cittadini che vivono in situazioni di disagio abitativo ed altre difficoltà che non sono venuti a chiedere a qualcuno di “risolvere i loro problemi”, ma a offrirci la possibilità di condividere le loro istanze e provare costruire risposte dal basso.
Cemento vivo è stato una jam di street art a cui hanno partecipato oltre dieci writer, è stato un torneo di street basket con moltissime squadre appassionate, è stato un laboratorio didattico e ricreativo per bambini e famiglie partecipato ed apprezzato, è stato un momento musicale di successo: queste ed altre cose ci hanno permesso di costruire un formidabile momento di incontro che ha saputo sorprendere anche noi.
Con soltanto poche centinaia di euro raccolte da piccole e piccolissime donazioni, senza sponsor e senza patrocini, con appena una cinquantina di volontari e volontarie abbiamo restituito ad una città la voglia di riappropriarsi degli spazi, di sconfiggere l’esclusione urbana, sociale, economica, culturale delle periferie. La scommessa più grande sarà provare a tenere in vita, tutti assieme, lo spazio che abbiamo creato e riaprire il dibattito su cosa può diventare: un giardino pubblico, una zona sportiva, una arena concerti e tante altre cose che abbiamo il dovere di progettare e rivendicare, senza dimenticare che la nostra città aspetta ancora un luogo pubblico intitolato alla memoria di Nicola Lovecchio.
Molti sono stati coloro che ci hanno indicato altre zone degradate ed in stato di abbandono che potrebbero ospitare i prossimi passi di cemento vivo, cemento vivo proseguirà e cercherà di costruire con questi cittadini e cittadine nuove proposte e nuovi momenti di aggregazione: ci è stato segnalato in particolare il contesto dei comparti, in cui manca ogni spazi di aggregazione. Con i residenti di queste zone cominceremo a ragionare su un percorso che, ormai, non appartiene più solo a noi.
Non abbiamo promesse in politichese da fare: l’unica cosa che abbiamo da offrire è la lotta, perché è l’unica porzione di questo mondo che davvero ci appartiene. Una periferia che vive, una città che discute e si aggrega, una lotta da costruire assieme.
Foto e materiali all’evento: https://www.facebook.com/events/1034652609904022/
Video assemblea su cementificazione e periferie con i residenti dei comparti e conclusone evento:
parte 1 https://www.facebook.com/collettivoinapnea/videos/1188999571153046/
parte 2 https://www.facebook.com/collettivoinapnea/videos/1188999571153046/
Collettivo InApnea
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