Ieri dopo svariate ore di appostamento lungo il litorale a Sud di Vieste, l’attenzione degli uomini del locale Ufficio Circondariale Marittimo veniva
Ieri dopo svariate ore di appostamento lungo il litorale a Sud di Vieste, l’attenzione degli uomini del locale Ufficio Circondariale Marittimo veniva focalizzata su di un peschereccio che navigava a lento moto, in località “Baia dei Campi”, ad una distanza di circa 800 metri dalla costa. Mediante l’impiego di telecamere con appropriato zoom ottico, si riusciva quindi ad identificare a poppa di tale unità la presenza di attrezzi da pesca calati in mare, cosicché, avendo la certezza di essere di fronte ad una chiara violazione della normativa che regola l’attività di pesca in prossimità della costa, si procedeva ad allertare l’equipaggio della dipendente motovedetta CP880 per l’immediato intervento sul posto. Guidata dal personale a terra, la motovedetta intercettava subito l’imbarcazione sospetta, che veniva di conseguenza fermata, identificata e scortata verso il porto di Vieste per la formale contestazione delle previste sanzioni amministrative e pecuniarie. A tale peschereccio, che è risultato appartenere alla marineria di Manfredonia, oltre alla contestazione di una multa di 4.000,00 (quattromila) euro, è stato disposto il sequestro della rete da pesca ed anche l’assegnazione di 6 punti sulla licenza di pesca. Con la legge di riforma della materia della pesca del 2012, infatti, è stato istituito un sistema di punti per infrazioni gravi che, in caso di ripetuta commissione di tal genere di violazioni, può portare alla temporanea sospensione della licenza di pesca, ovvero alla definitiva revoca dello stessa (in caso di raggiungimento di 90 punti). A tal proposito, l’Ufficio Circondariale Marittimo di Vieste rammenta che, secondo i vigenti regolamenti Comunitari, la pesca a strascico può essere esercitata oltre le 3 miglia dalla costa, ovvero in un fondale sopra i 50 metri quando tale profondità è raggiunta ad una distanza inferiore dalla costa.
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