Grano: è nuova guerra dei prezzi. Cia Foggia: "Governo intervenga"

  Ci risiamo: la raccolta è appena iniziata e sul prezzo del grano duro corrisposto ai produttori si addensano le nubi di nuovi e insostenibili ribas

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Ci risiamo: la raccolta è appena iniziata e sul prezzo del grano duro corrisposto ai produttori si addensano le nubi di nuovi e insostenibili ribassi”. E’ Michele Ferrandino, presidente provinciale di Cia-Agricoltori Italiani Foggia, a riaprire il fronte di una battaglia che rischia di essere una prova durissima per gli agricoltori. Ad oggi, il prezzo del grano è stato fissato in 22,5 euro al quintale. Al di sotto dei 30 euro al quintale, i produttori non riescono a sostenere i costi di produzione. La concomitanza del verificarsi di una serie di fattori fa sì che si prospetti un’annata con prezzi al ribasso: si prevedono raccolti abbondanti; le quantità raccolte si aggiungono alle riserve ancora esistenti e alle importazioni di grano dall’estero che non accennano a diminuire. “Il nuovo Piano Cerealicolo deve ancora essere approvato in via definitiva e, successivamente, dovrà essere applicato, nel frattempo – ha aggiunto Ferrandino – i produttori si trovano in una situazione peggiore di quella già vissuta un anno fa. E’ necessario che il governo mostri la volontà, e abbia la necessaria determinazione, di intervenire anche in assenza di un piano nazionale di settore. Bisogna sostenere la redditività degli agricoltori”. La preoccupazione espressa da Cia-Agricoltori Italiani si riferisce soprattutto alla provincia di Foggia, vero e proprio granaio d’Italia.

 
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