“Lotta mirata al punteruolo rosso”

Lotta mirata al punteruolo rosso tecniche di intervento e sistemi di monitoraggio un nuovo ed innovativo progetto unitario per la Capitanata”. Se ne

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Lotta mirata al punteruolo rosso tecniche di intervento e sistemi di monitoraggio un nuovo ed innovativo progetto unitario per la Capitanata”. Se ne discuterà domani a Manfredonia in una giornata studio in cui le Istituzioni e gli esperti del settore si confronteranno per analizzare e trovare soluzioni ad una tematica di stringente attualità pubblica. All’incontro, organizzato da “A.S.E. SpA” in collaborazione con l’Amministrazione comunale,che  si svolgerà domani, giovedì 21 aprile alle ore 16 presso la Sala Consiliare di Palazzo San Domenico,  prenderà parte l’esperto tecnico dott. Sandro Nardi dell’ASSAM (Agenzia per i Servizi nel Settore Agroalimentare delle Marche) di Osimo.

Lo scorso mese di dicembre, “A.S.E. Spa” ha già effettuato l’intervento mirato su 410 specie di palmizi appartenenti al patrimonio pubblico di Manfredonia. Il caso relativo a questa vera e propria epidemia, già qualche mese fa, è stato tempestivamente posto al centro di una discussione tecnico-operativa dal Comune di Manfredonia, giungendo in tempi rapidi all’individuazione di una soluzione efficace condivise dalla Regione Puglia.

“A.S.E. Spa”, nell’ambito delle attività di gestione del verde pubblico, nonché della difesa dalle infestazioni delle piante, dell’igiene ambientale, è intervenuta con l’utilizzo di fitofarmaci riconosciuti dal Ministero della Salute (Rif. atti dirigenziali del 30 marzo 2015). I principi attivi, afferenti a tale categoria di prodotti, sono basati sulla capacità di agire per contatto ed ingestione con solo effetto a carico dell’insetto, quando si trova fuori dalla palma (adulti in fase di deposizione, uova appena deposte, pupari che fuoriescono totalmente o in parte). I trattamenti chimici sono stati eseguiti mediante aspersione sulla chioma di un insetticida di sintesi, su tutta la parte interna della corona della palma, cercando di raggiungere, per quanto possibile, l’apice vegetativo situato a circa 50 cm al di sotto del punto di uscita delle foglie.

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