Cittadini e Cittadine” in casa, al telefono con gli amici, sui social: parliamo e parliamo, protestiamo, ci lamentiamo, ci spaventiamo; e poi riprend
Cittadini e Cittadine”
in casa, al telefono con gli amici, sui social: parliamo e parliamo, protestiamo, ci lamentiamo, ci spaventiamo; e poi riprendiamo, ognuno per conto suo, la propria quotidianità, sperando che qualcun’ altro agisca per renderci giustizia. Così non è.
Perciò ho coinvolto amici, parenti e chiunque ho incrociato sulla mia strada, per costituire un Comitato di liberi cittadini senza alcuna connotazione politica, con lo scopo di dare una voce civica alla difesa del presidio ospedaliero di Manfredonia, che è nostro patrimonio e diritto fondamentale.
La Regione Puglia ed il Governo, prima di spendere risorse per campagne di sensibilizzazione sulla cultura e prevenzione della salute, devono spenderli concretamente per curare malattie, salvare persone ed evitare le “morti bianche da rinuncia alla cura”.
Ci ritroviamo a dover difendere lo stato di cose di un Ospedale, con le sue criticità, per non prestare il fianco alle Istituzioni del mero taglio giustificato da qualche norma o legge di cui, non vogliamo sapere numero, comma e paternità. No. Non ci interessa. No. Non vogliamo sentire scuse. No e no.
Non ci smuove, né ci coinvolge, lo scaricabarile tra le istituzioni di diverso livello: regione o governo; che più tolgono, più abbandonano e più chiedono, mostrandosi nemiche.
Non va bene questo modo di agire ed il metodo tecnico del “o tutto o niente” per il quale se non vi sono tutti i parametri e gli standard (Lea) c’è il pulsante off e si chiude.
La nostra richiesta è di servizi e più servizi; di cura e più cura, di reparti e più reparti. insomma più e non meno.
Chiediamo l’esistenza e l’offerta di cura, per un territorio vasto e variegato; inclusiva ed a portata dei cittadini di ogni fascia sociale ed età, date le misere pensioni dei nostri anziani, l’aumento delle povertà da disoccupazione, l’impoverimento generale del nostro territorio.
Lo smantellamento dell’ospedale con il trasferimento di servizi e reparti altrove, significherebbe in molti casi la rinuncia alla cura ed a salvarsi la vita se vi si aggiunge il maggiore onere e costo del viaggio.
Vogliamo quindi essere una Onda per difendere noi stessi, il nostro mare il nostro territorio;
un’ onda che coinvolga tutta la cittadinanza, vicina ad una municipalità non asservita e conciliante, e per questo ringraziamo il nostro Primo Cittadino – Angelo Riccardi.
Saremo insieme l’Onda che muove gli ostacoli, rimuove gli argini della indifferenza e della ottusità. Saremo l’onda che si placa solo quando arriva alla sua meta: perché a Manfredonia, noi siamo mare e non ci possono fermare.
LA COORDINATRICE DEL COMITATO
Marinella TALAMO
false
COMMENTI