Pesca, controlli in tutta la provincia: 2 tonnellate di pesce sequestrato

 I militari del Nucleo di Polizia Giudiziaria e delle dipendenti unità navali del Compartimento Marittimo di Manfredonia congiuntamente al Servizio Ve

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 I militari del Nucleo di Polizia Giudiziaria e delle dipendenti unità navali del Compartimento Marittimo di Manfredonia congiuntamente al Servizio Veterinario dell’ASL Foggia hanno sequestrato circa 2 tonnellate di prodotti ittici, perché privi dei requisiti di tracciabilità o perché commercializzati in assenza dei requisiti minimi igienico-sanitari. L’intervento rientra nell’ambito dell’operazione complessa su scala nazionale denominata “TALLONE D’ACHILLE”, disposta tra fine novembre e inizi di gennaio, dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto e finalizzata a garantire la tutela del consumatore finale attenzionando in particolar modo la tracciabilità (etichettatura e rintracciabilità) dei prodotti della pesca, commercializzati all’ingrosso ed al dettaglio nella città sipontina e nell’intero hinterland della Provincia di Foggia.
Nel complesso, gli illeciti amministrativi accertati sono stati 38 e le violazioni penali 30; tra i casi più frequenti la vendita di prodotti ittici privi di regolare etichettatura, le violazioni delle norme sulla rintracciabilità e detenzione di attrezzi non consentiti. Circa 40.000 euro l’importo delle sanzioni amministrative comminate.
Le attività operative, iniziate il 23 novembre scorso e terminate lo scorso 10 gennaio, sono state mirate soprattutto al controllo delle piattaforme logistiche di distribuzione e delle merci d’importazione per via marittima,
I sequestri più ingenti sono avvenuti nella zona nord garganica. Tra i sequestri: oltre 100 Kg di anguille, un quantitativo di conchiglioni di mare (Tonna Galea), sequestrato presso un commerciante per violazione alla Convenzione internazionale relativa alla conservazione della vita selvatica e dell’ambiente naturale. Da ultimo, nell’ambito di un controllo ad un ambulante in un paese del Subappennino dauno, lo stesso veniva deferito alla competente Autorità Giudiziaria per comportamento minaccioso e oltraggioso nei confronti di personale dipendente.

 

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