Il Governo italiano prima autorizza sei quesiti referendari contro le trivellazioni entro le 12 miglia dalla costa e poi attraverso il Ministero dell
Il Governo italiano prima autorizza sei quesiti referendari contro le trivellazioni entro le 12 miglia dalla costa e poi attraverso il Ministero dello Sviluppo Economico firma il decreto che autorizza le ricerche petrolifere al largo delle Isole Tremiti. La notizia non è stata appresa di buon grado da chi sta conducendo vere e proprie battaglie come la Rete No Triv Adriatico e dal sindaco dell’arcipelago, Antonio Fentini. Oggi lo abbiamo raggiunto telefonicamente. “Che volete che vi dica, ci sentiamo letteralmente presi in giro da un Governo che prima dice si ai referendum e dopo un mese concede le autorizzazioni ad una multinazionale del petrolio a trivellare a poche miglia dall’Area Marina Protetta delle Tremiti. Tutto questo è assurdo, e se poi consideriamo che la Petrolceltic verserà allo Stato appena 1900 euro l’anno, la cosa è ancora più ridicola. Se questi soldi – aggiunge con ironia il sindaco – servono a risanare il bilancio dello Stato, ben venga. Qui alle Tremiti non ci arrendiamo facilmente, e personalmente confido molto nel nostro presidente Michele Emiliano. Sono certo che si farà valere in sede ministeriale, ed insieme a tutti gli altri governatori delle regioni che si affacciano sull’Adriatico farà di tutto per evitare che il nostro mare venga preso d’assalto dalle trivelle. Emiliano è uno tosto, e si farà rispettare. Tuttavia ci stiamo organizzando per per una grande manifestazione di protesta a livello interregionale”.
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