SAN GIORGIO DI NOGARO. Stato di agitazione e scontro sindacale alla Vetreria Sangalli Porto Nogaro: taciuti ai lavoratori i piani industriali e diffi
SAN GIORGIO DI NOGARO. Stato di agitazione e scontro sindacale alla Vetreria Sangalli Porto Nogaro: taciuti ai lavoratori i piani industriali e diffidate le Rsa aziendali di Cisl e Ugl a rappresentare i dipendenti nelle contrattazioni.
Ad annunciarlo sono i delegati aziendali dell’Unione Sindacale Italiana (Usi), che da qualche mese rappresentano la maggioranza dei lavoratori (circa 140, più 40 dell’indotto) della Sangalli e che 17 dicembre hanno formalizzato all’azienda e agli organi competenti l’avvio di azioni di sciopero.
Nella comunicazione di stato di agitazione, il sindacato ha rimarcato il comportamento scorretto dell’azienda nei confronti delle Rsu e dei lavoratori nel tacere eventuali piani industriali atti a garantire i posti di lavoro, creando non poche preoccupazioni sul futuro occupazionale dei dipendenti.
Ricordiamo che l’azienda è in concordato preventivo in continuità (seguita dallo Studio Avvocati Campeis di Udine) e che a causa di ciò i lavoratori vantano crediti nei confronti della Sangalli stessa.
Nemmeno l’annuncio, attraverso i media, di due possibili acquirenti, ha rassicurato le maestranze, costrette fra l’altro a lavorare sotto organico (con grave rischio per la sicurezza) e nonostante il decreto legislativo 81/2008 relativo, appunto, alle norme di sicurezza sul posto di lavoro.
Infatti, a novembre 2015 i manager del colosso americano Guardian InGlass Usa e del turco Sisecam hanno incontrato separatamente i referenti di Mediocredito e Frie, maggiori creditori del gruppo vetrario in regime di concordato di continuità, per discutere le loro proposte atte a rilevare l’azienda.
All’incontro non aveva però partecipato l’attuale socio di maggioranza della Sangalli Porto Nogaro, ovvero la finanziaria regionale Friulia (passata dal 16% delle quote al 54%, con un investimento complessivo di 80 milioni di euro, anche tramite il Frie).
Pare ci sia in ballo anche una proposta del gruppo francese Santi Gobain, per il quale lo stabilimento sangiorgino ha lavorato e lavora nella laminazione. Va detto che in questa fase delicata, nei mesi scorsi, i lavoratori hanno sfiduciato, attraverso il proprio legale, l’avvocato Stefano lacovissi, le sigle sindacali Cisl e Ugl, e diffidato i “loro” Rsu decaduti dal mandato triennale.
Questi infatti non rappresentano più i lavoratori, i quali con regolare raccolta di firme li hanno sfiduciati e diffidati. In ultimo, ma non per ordine di importanza, si ha la violazione dell’articolo 20 dello statuto del lavoratori, nel quale è sancito il diritto del lavoratori a riunirsi in assemblee retribuite nonostante il riconoscimento immediato delle.
La Sangalli Porto Nogaro si è insediata nella zona industriale Aussa Corno nel 2010 per produrre con tecnologia avanzata vetro extrachiaro: con gli stabilimenti di Manfredonia, il Gruppo era il secondo produttore italiano con 1.300 ton/giorno prodotte, e rappresentava il 35% del vetro float prodotto in Italia, per un fatturato di circa 130 milioni di euro, occupando circa 400 addetti.
Nel 2014 arriva una crisi profonda che, nonostante l’ingresso del russo Gruppo Glaswall con il 50%, non si è
riusciti a superarem portando a un indebitamento del gruppo attorno ai 140 milioni di euro. Lo scorso anno la finanziaria regionale Friulia, che deteneva il 16% delle quote azionarie, si è trovata improvvisamente a essere azionista di maggioranza con il 54%.
di Francesca Artico
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