Il rilancio del mercato ittico

Pesce del Golfo di Manfredonia”: è il brand che dovrà indicare i prodotti ittici pescati e commercializzati dal mercato ittico comunale di Manfredonia

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Pesce del Golfo di Manfredonia”: è il brand che dovrà indicare i prodotti ittici pescati e commercializzati dal mercato ittico comunale di Manfredonia. E’uno degli obiettivi significativi che si prefigge di centrare e sviluppare il nuovo gestore del mercato ittico comunale, vale a dire la società in house ASE, Azienda speciale ecologica, alla quale il Comune di Manfredonia, ne ha affidato la gestione, giusta quanto previsto al numero 45 dell’art. 4 dello statuto che espressamente indica “gestione di mercati pubblici, all’ingrosso e al dettaglio, aree mercatali, mercati generali ed eventi fieristici”.
<Naturalmente il marchio di qualità del pescato che uscirà dal mercato ittico è solo un aspetto, forse quello che meglio rappresenterà questo mercato, sintesi di un lavoro massiccio e capillare di riorganizzazione dell’intero e complesso sistema mercato ittico che dovrà confluire nella progettazione del Piano industriale per la gestione del mercato> – Francesco De Feudis è da pochi mesi alla guida dell’ASE e della gestione del mercato ittico; ci mette tutto l’entusiasmo della sua giovane età per dare la giusta spinta ad una impresa nella quale sono fallite i precedenti organismi preposti. <E’ un obiettivo ambizioso, fondamentale per il rilancio del mercato ittico ma soprattutto per il comparto peschereccio che non attraversa tempi facili, e dunque per l’economia cittadina della quale il settore pesca è indubbiamente un sostegno portante. L’entusiasmo c’è, l’impegno anche, la forza realizzativa la stiamo costruendo. Insomma: stiamo lavorando per riuscirci>.
Il mandato affidato dalla giunta comunale prevede un prima fase “sperimentale” che terminerà il 31 di questo mese 2015. <Un opportuno periodo per conoscere e studiare una struttura e una organizzazione che nel tempo ha avuto non poche flessioni e denunciate sostanziali carenze> – annota De Feudis. <Prova ne sia l’abbandono da parte degli armatori dei pescherecci del mercato. In questi pochi mesi siamo riusciti> rileva il presidente De Feudis <a recuperare parecchie posizioni e ad infondere una rinnovata fiducia in questa istituzione che ha tutte le carte in regola per inserirsi autorevolmente nel composito e articolato mercato nazionale dei prodotti ittici>. <Dalla nostra> annota la veterinaria Gabriella Troiano <abbiamo il prodotto, il pesce fortemente apprezzato sui vari mercati dove viene esportato. Dobbiamo valorizzarlo per venderlo meglio. A tutto vantaggio per la categoria>.
La innovazione di base da introdurre è quella della trasformazione da mercato di produzione a mercato di commercializzazione aperto. <Fino ad ora> chiarisce il direttore Giuseppe Velluzzi <in questo mercato è passato solo pesce pescato dai pescatori locali, offendo pertanto una gamma di specie limitate a quella dell’Adriatico: vogliamo completare l’offerta con specie ittiche assai richieste dal mercato provenienti da altri mari. Il ché comporterà un allargamento della commercializzazione con quali benefici è facile immaginare. In questo contesto ruolo determinante avranno i concessionari accreditati che fungeranno tra tramite tra produttori e mercato dei consumatori>.
L’operazione rilancio del mercato ittico è dunque iniziata. I vari servizi complementari (astatori, cassettame, fatturazione, facchinaggio eccetera) affidati a cooperative esterne che occupano complessivamente 25 addetti; quattro sono i dipendenti comunali. Tutto l’apparato di gestione è regolamentato e controllato capillarmente. Il mercato è aperto solo agli addetti ai lavori regolarmente identificati. Dal primo gennaio prossimo la nuova gestione del mercato ittico sarà nel pieno delle sue funzioni per navigare con il vento in poppa.
Michele Apollonio

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