MOVIMENTO 5 STELLE: nellavicenda “ETA SPA” la giunta comunale da che parte sta?

“I cittadini di Manfredonia quasi certamente non conoscono l’ultima “genialata” della Giunta Comunale. Presi dai quotidiani problemi di sopravvivenza,

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I cittadini di Manfredonia quasi certamente non conoscono l’ultima “genialata” della Giunta Comunale. Presi dai quotidiani problemi di sopravvivenza, hanno poco tempo per informarsi ed è per questo che noi del Movimento 5 Stelle cerchiamo di colmare questa lacuna”.

Così , i consiglieri Gianni Fiore e Massimiliano Ritucci, si esprimono in riferimento alla Deliberazione della Giunta Comunale n. 252 (http://www.cittaconnessa.it/albo/scheda_atto.php?Rif=18618) che riguarda la “Realizzazione di un impianto per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, ubicato in località “Piscitella-Paglia” in agro di Manfredonia” per la quale l’ETA Spa (Gruppo Marcegaglia) ha richiesto “la modifica degli artt. 5 e 6 della convenzione edilizia sottoscritta l’8/10/2004 e dell’art. 5 dell’accordo di programma del 24/6/2003”.

Traduciamo dal “burocratese” partendo dal principio:

L’ETA Spa chiese all’Amministrazione dell’epoca, guidata dal sindaco Campo, l’autorizzazione a costruire un termovalorizzatore nella zona “Borgo Tressanti”, per ottenere la quale si impegnò a mantenere 32 lavoratori per un periodo NON inferiore a 10 anni e a non modificare, per lo stesso periodo (a partire dal rilascio del certificato di agibilità), la destinazione d’uso degli immobili previsti dal progetto. A salvaguardia di tutto questo, l’ETA Spa si impegnava a fornire adeguate garanzie (polizza fideiussoria o fidejussione bancaria) pari al 10% del costo lordo, opportunamente documentato, di ciascuna unità lavorativa (abbiamo detto 32 unità) ed una garanzia, pari al 10% del valore delle opere, per il mantenimento della destinazione d’uso degli immobili.

Ma il 17 Settembre 2015 l’ETA Spa chiede una “Revisione degli accordi” precedentemente descritti. In questa richiesta propone la riduzione dei lavoratori da 32 a 10 (quindi 22 unità in meno) e garanzia contrattuale solo per 5 anni (invece che dieci) e, in virtù di questa riduzione, tralasciando la citazione degli articoli delle varie norme, la cancellazione delle obbligazioni legate all’emissione delle garanzie richieste negli accordi di dodici anni fa.

E allora la Giunta Comunale, rappresentata dal Sindaco Riccardi e gli assessori Calabrese, Cinque, la Torre, Palumbo, Rinaldi, Varrecchia e Zingariello, che fa?

Il buonsenso suggerirebbe di afferrare l’occasione al volo e rinunciare a questo “bubbone inquinante” (il Movimento 5 Stelle è da sempre contro gli inceneritori), soprattutto perché sarebbe INACCETTABILE, in un momento disperato in cui si cercano di salvare posti di lavoro, rinunciare a quelli già acquisiti.

NIENTE AFFATTO. La Giunta Comunale, in spregio a quello che sbandiera pubblicamente ed alle “lacrime di coccodrillo” versate quando si tratta di commentare la perdita di occupazione, ACCETTA tutto quello che le viene richiesto.

Ci chiediamo – concludono i due consiglieri penstatellati – come mai la Giunta sia schierata, inspiegabilmente, a tutela degli interessi dell’ETA Spa e non di quelli della città, accettando la “polverizzazione” di ben 22 posti di lavoro, già sicuri e tutelati da un accordo di programma. Siamo, altresì, curiosi di conoscere le reazioni di quel manipolo di cittadini, per fortuna pochi, che saluta l’eventuale installazione di un megadeposito di 60 milioni di litri di GPL (il più grande d’Europa), giustificandolo con l’acquisizione di una manciata di posti di lavoro, di fronte alla scelta di questa amministrazione di rinunciare ad impieghi, come abbiamo detto, praticamente “sicuri”. La cittadinanza stia pur certa che noi combatteremo questa sciagurata decisione, ma soprattutto ci chiediamo: LA GIUNTA DA CHE PARTE STA?”.

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