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Alle prime luci dell’alba gli Agenti del Commissariato di P.S. di Manfredonia e Corpo Forestale dello Stato di San Marco in L. e Monte Sant’Angelo, hanno eseguito una ordinanza di misura cautelare personale, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Foggia su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Foggia.
Le persone colpite dai provvedimenti: LONGO Pietro di anni 51, LONGO Giuseppe Luca di anni 54, nei confronti dei quali il G.I.P. ha disposto la misura degli Arresti Domiciliari, mentre per LONGO Nazario di anni 20 e SCOLA Angelo Pio di anni 23, è stato disposto l’obbligo di presentazione alla P.G.
Gli indagati sono accusati di far parte, a vario titolo, di una banda dedita alla ricettazione, al furto aggravato di auto, mezzi agricoli parti di veicoli e danneggiamento nonchè distruzione e deturpamento di bellezze naturali su legname abusivamente tagliato nella zona protetta del parco del Gargano.
Le indagini traevano origine a seguito di numerosi appostamenti effettuati in agro di San Marco in Lamis località “Bosco Rosso”, supportati anche da materiale fotografico e video, personale dipendente del Commissariato di Manfredonia e del Comando Stazione Forestale di forestale di San Marco in Lamis coadiuvato dal personale del C.T.A. di Monte Sant’Angelo, nello scorso mese di maggio, veniva impiegato in un servizio specifico di contrasto ai reati di concorso di persone nei reati di riciclaggio, ricettazione, furto aggravato e deturpazione di area protetta, coordinato e diretto dal 1° dirigente dott. Agostino De Paolis e dal V. Questore Angeloro Claudio che si era concluso con la denuncia in stato di libertà di 4 individui, con numerosi precedenti penali, tra cui il capofamiglia LONGO Pietro.
I reati in argomento, ricettazione di veicoli, trattori agricoli e parti di autovettura, nonché il furto di legna di bosco in zona ricadente nel comprensorio della zona protetta denominata Parco Nazionale del Gargano, hanno consentito di concentrare, in località “Bosco Rosso – Coppa di Nolfa” nel comune di San Marco in Lamis, l’attenzione delle forze di polizia sopraindicate che davano quindi inizio allo specifico e complesso servizio di polizia giudiziaria, apparso da subito complicato nel suo sviluppo, considerata la realtà altamente boschiva e il coinvolgimento di personaggi di spicco del luogo noti per la loro pericolosità e determinazione.-
Gli agenti operanti si appostavano nelle immediate vicinanze dell’accesso alla masseria della famiglia LONGO, sulla strada interpoderale per Bosco Rosso.
Nella circostanza l’operazione consentiva il rinvenimento e sequestro di quattro autovetture, un trattore agricolo di medie dimensioni predisposto al trasporto di veicoli e di legname, un motocarro ape carico di legname tagliato abusivamente ed utilizzato per il trasporto di esso nei luoghi di ricettazione, avente telaio punzonato, centinaia di parti di autovetture di vario genere e marca, tra cui sportelli, cofani, portiere, cruscotti, marmitte, sedili, centraline ed altro), alcune motoseghe professionali prive di matricola e quindi rubate, asce, sei targhe di autoveicoli oggetti di furto, quasi 150 quintali di legname preparato per lo smistamento, frutto della corposa attività illegale.
A conclusione delle indagini effettuate dalle sopraindicate forze di Polizia, il P.M. titolare del Procedimento Penale istituito, richiedeva ed otteneva nei confronti degli indagati il provvedimento restrittivo, a cui veniva dato esecuzione in data odierna.
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