Manf TV Logo
MENU

Cipolla bianca di Margherita di Savoia IGP. UniFg presenta il marchio

Dallo scorso 20 ottobre, la cipolla bianca di Margherita di Savoia è stata iscritta nel Registro europeo delle denominazioni protette (DOP ed IGP) che

‘Nel 2022 in Puglia spesi 207 milioni per colf e badanti’
“In Puglia si diventa primari soprattutto per appartenenza politica”. Polemiche sul concorso da direttore Cardiologia
Il 2024 è l’anno più caldo di sempre: l’allarme di Copernicus

Dallo scorso 20 ottobre, la cipolla bianca di Margherita di Savoia è stata iscritta nel Registro europeo delle denominazioni protette (DOP ed IGP) che tutela i prodotti a marchio contro imitazioni e falsi. E al prodotto d’eccellenza della Valle d’Ofanto – prodotta tra Margherita di Savoia, Zapponeta e Manfredonia – è dedicato l’appuntamento del prossimo 20 novembre al Dipartimento di Scienze agrarie dell’Università di Foggia che presenterà ufficialmente il marchio. La cipolla bianca Margherita I.G.P., che sarà riconoscibile dal logo, che la ritrae su uno sfondo in cui appaiono spiaggia, mare e sole della Puglia.
Soddisfazione espressa dal gruppo di lavoro di Orticoltura e floricoltura dell’Ateneo dauno che ha curato insieme all’Associazione Torre Pietra tutte le fasi per l’ottenimento del marchio I.G.P.
I bulbi di questo ecotipo locale di cipolla – argomenta il prof. Antonio Elia, ordinario di Orticoltura e coordinatore del gruppo di lavoro – hanno da sempre avuto un ruolo importante nella alimentazione tradizionale dell’area. Grazie alle caratteristiche genetiche e al particolare ambiente pedo-climatico, la cipolla bianca di Margherita assume forma tipica perfetta con colorazione bianco perlaceo uniforme”. Oltre ad avere un buon contenuto di Vitamina C.
Il marchio sarà ufficialmente presentato venerdì prossimo 20 novembre, alle ore 15.30 presso l’aula magna del Dipartimento di Scienze agrarie. All’incontro sarà presente anche l’assessore alle Politiche agricole della Regione Puglia dott. Leonardo Di Gioia, che al momento dell’ufficializzazione aveva salutato questo riconoscimento come “un’altra importante conquista identitaria della nostra alimentazione, sempre più votata verso l’eccellenza e sempre più animata da ambizioni che viaggiano di pari passo alla qualità delle produzioni locali”.

false