Per tutta l'estate sono proseguiti i lavori di recupero di ben 110 ettari di habitrat "steppe salate mediterranee" all'interno della Riserva naturale
Per tutta l’estate sono proseguiti i lavori di recupero di ben 110 ettari di habitrat “steppe salate mediterranee” all’interno della Riserva naturale di Frattarolo alla foce del torrente Candelaro, nei pressi di Manfredonia. La scomparsa delle aree umide conseguenti alle opere di bonifica degli anni ’50 del XX secolo ha provocato la perdita della maggioranza delle situazioni originarie ove era presente la tipologia di habitat tipici delle zone umide costiere. L’intervento rientra nell’ambito del progetto Life Zone Umide Sipontine. L’area interessata si sviluppa su una superficie complessiva di circa 110 ettari lungo il corso del Candelaro, tra la Riserva di Frattarolo e la sua foce.Prevista la realizzazione di una serie di canali di penetrazione, a partire dal torrente Candelaro, per una lunghezza totale di circa 7.3 chilometri, che favoriscano l’entrata di acqua salmastra durante i picchi di marea in modo da aumentare la salinità del substrato e quindi favorire l’attecchimento delle specie vegetali tipiche dell’habitat da ripristinare. I canali non saranno direttamente collegati con il torrente Candelaro ma verranno scavati a una distanza di circa 15-20 metri dalla sponda del torrente in modo che le acque che entrano nei picchi di marea.
Il progetto LIFE “Zone umide sipontine”, cofinanziato dall’Unione europea, è realizzato grazie al contributo dell’Assessorato alla Qualità del Territorio della Regione Puglia, della Provincia di Foggia, del Consorzio per la Bonifica della Capitanata, dell’Oasi Lago Salso e del Centro Studi Naturalistici ONLUS, con il supporto del comune di Manfredonia.
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