La grande bellezza di Siponto

Chi ha detto che Siponto è territorio di famiglie e di struscio sul lungomare? Quest’anno Siponto ha letteralmente conquistato il cuore, il tempo e il

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Chi ha detto che Siponto è territorio di famiglie e di struscio sul lungomare? Quest’anno Siponto ha letteralmente conquistato il cuore, il tempo e il portafoglio dei turisti e dei giovani di Manfredonia e Foggia.
Sembra che ogni locale abbia sviluppato una peculiarità per il quale viene apprezzato e frequentato, cosicchè la proposta di intrattenimento (per lo più musicale) sembra essere abbastanza completa e variegata, seppur non sempre di alto livello.
E se di mattina i lidi sembrano una succursale di una ipotetica Foggia Mare, e le giornate scorrono placide tra libri rosa sotto l’ombrellone e partite di beach volley, il pomeriggio possiamo degustare un buon aperitivo alMinami, il nuovo lounge bar più In di Siponto, circondati dall’alta borghesia (o quel che ne rimane) manfredoniana e foggiana, in un ambiente che sa di Spritz e Gazzetta dello Sport.
Poi cala la notte, ed è in questi momenti che Siponto offre il meglio di se. 41° Parallelo, Ikebana, Capolinea, Ultima Spiaggia: ognuno con una programmazione degli eventi diversa, tutte qualitativamente differenti, alcune organizzate persino da un direttore artistico.
Siamo al 41° Parallelo, il lido dagli ombrelloni bianchi e blu: la terra degli imberbi autoctoni. Qui giovani adolescenti in odor di maturità organizzano aperitivi e abbracciano (più o meno inconsapevolmente) i fumi dell’alcool, alla ricerca di serate ed esperienze forti prima di fuggire verso un nuovo futuro a settembre.
Foto "La Coppia" da profilo facebook Yuppies on tourIkebana: ma siamo davvero in una frazione di Manfredonia? Qui la gente, l’aria, l’atmosfera parla foggiano. All’Ikebana non manca la serata a sfondo trash. Un po’ “Grande Bellezza” de noartri. Il venerdì spuntano sprazzi di “A far l’amore comincia tu” e altre “carrambate” direttamente da David Guetta e dalle colonne sonore dei film vacanzieri anni ’90. I più scatenati? Quasi sempre gli over 40, protagonisti indiscussi sulla pista dell’Ikebana mentre i ventenni stanno ai lati, seduti sui divanetti a smanettare con gli smartphone. E se “er piacione” che offre da bere alla tipa al bancone per conquistarla è onnipresente, in questo lido i fruitori si fanno più maturi, il volume della musica e il tasso alcolico pure. Il diversivo domenicale dell’aperitivo pomeridiano sembra studiato appositamente per placare gli animi infuocatisi il venerdì ed il sabato precedenti.
Onore al merito al Capolinea: quest’anno la selezione musicale è davvero di qualità. In un susseguirsi di band emergenti del posto e di astri nascenti nel mondo del reggae e dell’hip-hop (ad agosto arriveranno Funky Pushertz e Mama Marjas) il lido del neo-assessore Giuseppe La Torre ha operato una scelta accurata che sta trasportando buona parte degli over 20 della vicina Manfredonia dai grigi giovedì in Piazzetta Mercato alla piazzola antistante il palco del lido, per godere un po’ di buona musica.
Infine, Ultima Spiaggia. Ultima perché si riempie a notte fonda, ultima perché rappresenta il lido in cui concludere la serata prima di abbandonarsi ai bagordi della colazione, e al calore appiccicaticcio dei letti.
L’Ultima Spiaggia è il regno della musica elettronica: proprio ieri c’è stata una collaborazione tra Stop File (un duo locale che ha già un contratto con l’etichetta discografica del dj internazionale Loco Dice) e la Leben Sound, un gruppo organizzatore di eventi di Foggia.
Il risultato è incredibile: la spiaggia trabocca di gente e l’atmosfera, carica di vino e di effetti dei sintetizzatori, per la prima volta unisce pacificamente la gioventù dei clubbers sipontini e foggiani, amalgamatisi sotto l’alba ormai levata e sotto i colpi dei bassi delle casse.
Sembra quindi che, di fronte ad una cronica domanda di intrattenimento da parte di turisti e autoctoni, Siponto risponda attivamente. Poi, certo, conosciamo bene le sue crepe strutturali (la mancanza di strutture ricettive in primis), ma se si intende trasformare il litorale ed elevarlo ai livelli di quello che va da Vieste a Peschici, da qualche parte bisogna pur iniziare. E l’offerta, visti i tempi, per adesso non delude affatto.


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