Magno: “Manfredonia ancora senza Consiglio comunale”

Le elezioni comunali ormai sono terminate da quasi due mesi. Si sono insediati gli assessori, una è già uscita, un’altra è subentrata; si conosce il

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Le elezioni comunali ormai sono terminate da quasi due mesi. Si sono insediati gli assessori, una è già uscita, un’altra è subentrata; si conosce il totale e le percentuali dei voti; sono noti i nomi dei probabili eletti, di chi è sicuro e di chi sicuro non è; qualche lista forse avrà un posto in meno, qualche altra un posto in più. Tutto questo stando ai si dice, ai si vocifera, si bisbiglia, si sussurra, mentre la proclamazione ancora non si vede, né si sente e non sembra abbia voglia di farsi sentire.

Intanto l’Amministrazione comunale va avanti con i dodicesimi, ovverosia spende mensilmente solo un dodicesimo delle singole voci del bilancio preventivo 2014, giacché non è stato ancora approvato il bilancio consuntivo, che il Consiglio Comunale ed i consiglieri uscenti si sono guardati bene dall’approvare; il segretario generale ha preferito non firmare; due assessori, compreso il vice sindaco, non lo hanno sottoscritto. Né, a quanto sembra, si sono comportati diversamente i revisori dei conti.

Il bilancio di previsione 2015 non può essere approvato, se non viene prima approvato quello consuntivo 2014, e di conseguenza abbiamo una città, di fatto, senza amministrazione e molti servizi non vengono erogati perché si può fare soltanto ordinarissima amministrazione.

Quindi, rivolgo un appello alle Autorità competenti perché si adoperino per far cessare il “commissariamento” del Comune di Manfredonia. Ma mi rivolgo anche alla città, perché faccia sentire la sua voce, poiché noi che siamo i suoi rappresentanti non possiamo nulla senza avere con noi la forza del popolo, il loro stimolo, la loro spinta. Non si può ancora pensare che la città possa vivere e prosperare solo con i “Battiti live”, il carnevale, per lo più mal fatto, le feste, la musica e i fuochi d’artificio ad ogni occasione. Non solo l’Amministrazione comunale si deve svegliare, ma ognuno di noi deve fare la propria parte, perché la città è di tutti e spetta a tutti i cittadini amarla e servirla, cacchio!

 

              Italo Magno,

Consigliere comunale in attesa di proclamazione.
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