“Collettivo 088″ e i suoi “Pinco Pallino”. Politici clown con bollini rossi sul naso animano la campagna elettorale.

Un gruppo di giovani garganici hanno rianimato la campagna elettorale in vista dell’elezioni regionali del 31 maggio 2015. Si chiama “Collettivo O88”,

Italia nella morsa del caldo africano, picchi fino a 34 gradi
Grave incidente su Via San Severo: 4 feriti
Iscrizioni al servizio di trasporto scolastico per l’anno 2023-2024

Un gruppo di giovani garganici hanno rianimato la campagna elettorale in vista dell’elezioni regionali del 31 maggio 2015. Si chiama “Collettivo O88”, il gruppo che unisce molti giovani garganici stufi della politica e dell’assuefazione generale e che attraverso delle azioni artistiche e non violente, vogliono dare una scossa alle comunità assopite per riprendersi lo spazio di discussione e azione all’interno della società. Per quest’atipica e lenta campagna elettorale hanno pensato al progetto “Pinco Pallino”, una sorta di art-attack, una rivolta simpatica di puntini rossi; essenzialmente nasi da clown da attaccare sui faccioni dei candidati delle prossime elezioni regionali e amministrative, sfogandosi con fantasia contro una politica che non rappresenta più nessuno.

Un progetto simbolico per far capire ai politici che il popolo non è costituito da “Pino Pallino” qualunque e che con le loro barzellette/promesse non fanno più ridere davvero nessuno. Questa nuova forma artistica della campagna elettorale 2015 si sta sviluppando da Apricena a Vico Del Gargano, da San Severo a Carpino. Nessuna carica politica, logo, simbolo e schieramento è immune dalla carica punitiva dei puntini rossi.

Come in una reazione allergica”, spiegano i giovani del collettivo garganico. “Segno di intolleranza ai giovani alpinisti delle scalate del potere, e ai vecchi fornai arraffoni con le mani impastate che sfornano il pane solo per le loro famiglie”, spiegano. “Intolleranza al trasformismo e al clientelismo, ai manipolatori delle parole che le svuotano per farne televendita. Intollerati ai brokers dei voti che fanno da intermediari per guadagnare la propria commissione sulla transazione”.

Giandiego Gatta

Giandiego Gatta

“Sono puntini che prudono sulla nostra pelle alla vista delle vostre facce, ed è li che devono ritornare. Abbiamo rimesso ogni cosa al loro posto. Voi che piazzate le persone sbagliate nei posti sbagliati non potete condannarci. Ed il vostro posto non è certamente nel consiglio regionale pugliese. Ma sui manifesti. Perché solo li vi abbiamo visto”, conclude il “Collettivo 088”.

Gli attivisti del “Collettivo 088” denunciano l’assenza di dibattito, di progettualità, di ascolto. “Non ci sono neanche più parole, ma vecchi slogan. Il più trendy fa i tweet. Di voi abbiamo solo dei manifesti. Che fanno venire i pallini rossi. Abbiamo provato a riderci su, perché la nostra allegria sarà il vaccino per proteggerci dal fumo dall’assuefazione che emana la palude di nullità e vomito che è diventata la politica.  Ma le vostre facce non fanno neanche più ridere, e agli spettacoli sui palchi avete anche rinunciato. Se non riuscite a fare bene neanche i pagliacci vi aiutiamo noi. Dovreste ringraziarci. I pallini rossi sono ritornati al loro posto e vi hanno fatto più simpatici”.

Antonio Angelillis

Antonio Angelillis

Il “manifesto” del collettivo poi diventa una dichiarazione d’amore per la propria terra: il Gargano. “Il vigore dei pescatori che tirano le reti ai laghi o le funi dei trabucchi, la luce che riscalda le nonne sedute nei vicoli del centro storico, l’imponenza dei castelli svevi, la passione dei canti della tradizione, l’aria mossa dalla corsa dei daini, lo spartito di colori disegnato dalle foglie in autunno nella Foresta Umbra, il sole che si spegne in mare per accendere le notti d’estate, il profumo dei limoni come biglietto per salire sul trenino dei ricordi, i baci rubati sotto gli ulivi, su quei tronchi dove sono incise le nostre iniziali, dove è incisa la nostra storia è il nostro futuro. Queste sono le cose che ci mettono allegria, che le vostre facce tristi, ora meglio addobbata, guardano come bottino.

 

Felice Sblendorio
false

COMMENTI

WORDPRESS: 0