Trovato un cadavere in acqua: è quello di Massimiliano Gatta

  Nella mattinata odierna, verso le ore 06.25, la Sala Operativa della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Manfredonia, ha ricevuto una s

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Nella mattinata odierna, verso le ore 06.25, la Sala Operativa della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Manfredonia, ha ricevuto una segnalazione inerente la presenza di un cadavere a pelo d’acqua nello specchio acqueo antistante il porto industriale.

Immediatamente i militari diretti dal Capitano di Fregata Marcello Notaro, hanno attivato tutte le procedure per il recupero. La motovedetta CP 820 della Guardia Costiera ha raggiunto velocemente la zona del ritrovamento, recuperando la salma.

Una volta all’ormeggio la salma è stata sbarcata e condotta tramite carro funebre all’obitorio del cimitero di Manfredonia a disposizione del Magistrato di turno per le ulteriori indagini e per il riconoscimento.

Il ritrovamento, presumibilmente, è collegato alla scomparsa del marittimo Massimiliano Gatta avvenuta circa due settimane, alla cui attività di ricerca -ancora in corso- hanno partecipato insieme alla Guardia Costiera di Manfredonia anche il Reparto Sommozzatori dei Vigili del Fuoco e le altre Forze di Polizia.

Di Massimiliano Gatta,  il 43enne pescatore di Manfredonia, si erano perse le tracce dal pomeriggio di sabato 11 aprile, quando era uscito in mare a bordo del suo peschereccio.

L’imbarcazione era stata rintracciata all’altezza del porticciolo dell’ex Inside, e da verifiche non aveva mostrato segni di collisione. Il rinvenimento del pescherecchio aveva lasciato molti dubbi sulla dinamica della scomparsa: l’imbarcazione era stata trovata in posizione di ‘folle’, senza alcuna traccia di manutenzione ma solo di attività recente di pesca, con le reti calate a ‘metà’.
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