Altra fumata nera per i lavoratori della Sangalli Vetro, dopo l’ennesimo tavolo romano per la relativa vertenza L’incontro, tenutosi al Ministero de
Altra fumata nera per i lavoratori della Sangalli Vetro, dopo l’ennesimo tavolo romano per la relativa vertenza L’incontro, tenutosi al Ministero del Lavoro, aveva in esame la richiesta di cassa integrazione per i dipendenti del sito di Manfredonia, presentata lo scorso 18 marzo.
La riunione, presieduta dalla sottosegretaria on. Bellanova con il direttore generale Onelli, ha visto presenti i sindacati Filctem-Cgil , Femca-Cisl, Uiltec-Uil nazionali e territoriali con una rappresentanza della RSU di fabbrica, il sindaco di Manfredonia Angelo Riccardi, e lo stesso patron Giorgio Sangalli, in rappresentanza dell’azienda.
Il breve incontro si può sintetizzare con la dichiararazione da parte della on. Bellanova, dell’”l’impossibilità tecnica di concedere l’integrazione salariale a causa della mancata presentazione di ammissione al concordato da parte dei responsabili aziendali”.
“Questo episodio conferma – dicono dai sindacati – la fondatezza della nostra richiesta di amministrazione straordinaria per tutto il Gruppo Sangalli. Una istanza che nasce da una motivata sfiducia nella capacità e volontà della proprietà di operare nel prioritario interesse dei lavoratori e nel mantenere in vita le attività produttive“.
I rappresentanti del Ministero del lavoro hanno concordato l’indizione di un nuovo incontro entro il 21 aprile prossimo per verificare il deposito presso il Tribunale di Treviso della richiesta di concordato, in vista di una soluzione concreta per l’avvio della Cigs.
La decisione dei sindacati è quella, pertanto, di confermare lo stato di agitazione ed il presidio dello stabilimento di Manfredonia.
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