TURISTI ATTRATTI DAL GARGANO, MENO DAL SALENTO

I voli di Ryanair (nonostante i 17 milioni di euro di contributi pubblici erogati ogni anno dalla Regione alla compagnia irlandese, sconti di handlin

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I voli di Ryanair (nonostante i 17 milioni di euro di contributi pubblici erogati ogni anno dalla Regione alla compagnia irlandese, sconti di handling compresi), probabilmente servono più a portare i pugliesi all’estero che i turisti stranieri in Puglia.

È l’unico modo per spiegare un dato sorprendente che emerge dalle ultime rilevazioni dell’Osservatorio regionale del turismo, che conteggia gli arrivi dei turisti nelle strutture ricettive, dagli alberghi au bed & breakfast: il 29,1% degli stranieri arrivati in Puglia l’anno scorso ha scelto Bari e la sua costa; il 27,6% il Gargano e la Daunia (con il 27,6%) e solo il 21,4% il Salento, cui seguono la Valle d’Itria (con il 14,9%), la Magna Grecia (7%) e la cosiddetta Puglia Imperiale (4%) che comprende Castel del Monte, Trani e Barletta. Insomma, gli stranieri che hanno scelto Bari con la sua costa o il Gargano con la Daunia sono più di quelli che sono andati in Salento, che sicuramente a livello internazionale è considerato molto più di tendenza. E non è un problema legato alla collocazione degli aeroporti, dal momento che il principale scalo internazionale, cioè Bari, è lontano dal Salento più o meno quanto lo è dal Gargano. E, soprattutto, il Salento il suo aeroporto, con tanto di voli internazionali di Ryanair (uno per tutti quello da Londra) , ce l’ha.

La situazione non cambia molto se si analizzano gli arrivi nelle principali città turistiche pugliesi: nel 2014 gli stranieri a Bari sono stati 80mila, cioè il 13% dell’incoming complessivo, sicuramente grazie soprattutto all’aeroporto Karol Wojtyla. Mentre sono soltanto 48mila quelli arrivati a Lecce, superata da San Giovanni Rotondo (con 50mila arrivi, in crescita rispetto al 2013 con un più 36%) e Vieste (49mila).

Leggermente diverso è il discorso se si analizzano gli arrivi complessivi, cioè sia di stranieri che di italiani (questi ultimi utilizzano in maniera minore l’aereo per arrivare in Puglia). Lo scettro indiscusso va al Leccese, scelto dal 29,3% dei turisti arrivati in Puglia l’anno scorso; seguono Gargano e Daunia (con il 27,3); Bari e la costa (16,1%); Valle d’Itria (14,8); Magna Grecia (7,5) e Puglia Imperiale (5,1). Bari città, però, risulta in testa con 301mila visitatori tra italiani e non; mentre 257mila hanno scelto Vieste, 235mila San Giovanni Rotondo e 209mila Lecce.

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