Altri due imprenditori, uno dei quali ex ufficiale della Aeronautica militare, hanno chiesto il patteggiamento della pena dopo il ricorso allo stesso
Altri due imprenditori, uno dei quali ex ufficiale della Aeronautica militare, hanno chiesto il patteggiamento della pena dopo il ricorso allo stesso rito alternativo da parte dell’ex generale dell’Aeronautica Carlo Peluso, che ha chiesto che gli venga applicata la pena patteggiata di due anni di reclusione. L’inchiesta riguarda presunti appalti truccati per lavori in alcune strutture militari, tra cui il Cie di Borgo Mezzanone (Foggia) e la caserma ‘Pisanò di Capo Teulada (Cagliari).
L’imprenditore barese Vincenzo Anzivino, ritenuto il tramite fra le aziende e la pubblica amministrazione, detenuto nel carcere di Bari dal 18 febbraio scorso, ha chiesto di patteggiare la pena (sospesa) di 1 anno e 8 mesi di reclusione. Ottenuto il parere favorevole del pm Francesco Bretone è stato scarcerato.
Ha chiesto di patteggiare un anno e sei mesi di reclusione (pena sospesa) anche l’imprenditore campano Saverio Quartucci, ex colonnello dell’Aeronautica Militare. Pure nei confronti di Quartucci è stata revocata la misura cautelare degli arresti domiciliari. Resta invece detenuto ai domiciliari, nell’ambito della stessa indagine, l’imprenditore di Ruvo di Puglia (Bari) Giuseppe Guastamacchia.
I fatti contestati si riferiscono agli anni 2011-2012 e riguardano cinque gare per complessivi 10,3 milioni di euro indette dai ministeri della Difesa e dell’Interno. Le accuse contestate sono, a vario titolo, di corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio, istigazione alla corruzione, truffa aggravata in danno di ente pubblico, turbata libertà degli incanti, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e induzione indebita a dare o promettere utilità. Nel fascicolo della Procura di Bari sono indagate a piede libero altre 6 persone, tra le quali militari in pensione e in servizio e il funzionario del Ministero dell’Interno con qualifica di viceprefetto di Roma, Tommaso Ricciardi.
false
COMMENTI