Il gup del Tribunale di Foggia Domenico Zeno ha condannato a tre anni e cinque mesi di reclusione l'ex amministratore delegato della Gema (la società
Il gup del Tribunale di Foggia Domenico Zeno ha condannato a tre anni e cinque mesi di reclusione l’ex amministratore delegato della Gema (la società foggiana concessionaria dei tributi fallita due anni fa), Lanfranco Tavasci, accusato con altre cinque persone di essersi appropriato di 22 milioni di euro: i contributi riscossi per conto di 36 Comuni della provincia dauna e mai versati.
Il processo si è svolto con rito abbreviato. Due anni fa la guardia di finanza sequestrò all’imputato e agli altri indagati beni mobili e immobili, disponibilità bancarie e quote societarie per un valore complessivo di 17,5 milioni di euro. Tavasci è stato ritenuto colpevole di peculato e falso mentre è stato assolto dal’accusa di associazione per delinquere.
Il pm, Antonio Laronga, aveva chiesto una condanna a cinque anni. Oltre a Tavasci sono imputati con gli stessi reati, in un procedimento in corso con rito ordinario, in qualità di presidenti del cda, consiglieri e amministratori, anche la moglie di Tavasci, Mirella Alberini, la figlia, Valentina, Giuseppe Corriero, Giovanni Fanelli e Vincenzo Laricchia.
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