tracciabilità, sequestro 3.5 tonnellate prodotti ittici

Nell'Ambito  dell’operazione complessa su scala nazionale denominata “Labyrinth”, disposta dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto e

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Nell’Ambito  dell’operazione complessa su scala nazionale denominata “Labyrinth”, disposta dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto e finalizzata a garantire, nell’imminenza e immediatamente dopo le festività natalizie,  la tutela del consumatore finale attenzionando in particolar modo la tracciabilità (etichettatura e rintracciabilità) dei prodotti della pesca, commercializzati all’ingrosso ed al dettaglio nella città sipontina e nell’intero hinterland della Provincia di Foggia, i militari del Nucleo di Polizia Giudiziaria della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Manfredonia, diretta dal Comandante Marcello Luigi Notaro, congiuntamente al Servizio Veterinario dell’ASL Foggia e agli altri corpi/amministrazioni per  quanto di specifica competenza, operanti da sempre nell’ambito di una collaudata collaborazione istituzionale, hanno posto sotto sequestro circa 3 tonnellate e mezza di prodotti ittici, perchè privi dei requisiti di tracciabilità o perché commercializzati in assenza dei requisiti minimi igienico-sanitari, il tutto per un valore commerciale stimato, nella vendita al dettaglio, di  48.000 euro circa.

Il prodotto sequestrato è stato distrutto a mezzo di rigetto in mare o conferimento a ditta all’uopo autorizzata.

Nel complesso, gli illeciti amministrativi accertati sono stati 25 e le violazioni penali 8 tra i casi più frequenti  la vendita di prodotti ittici privi di regolare etichettatura , le violazioni delle norme sulla rintracciabilità e detenzione di attrezzi non consentiti. Oltre 41.000 euro l’importo delle sanzioni amministrative pecuniarie comminate, la cui definizione è demandata per legge al Servizio contenzioso della Regione Puglia.

Le attività operative, iniziate il 4 dicembre scorso e terminate lo scorso 19 gennaio, sono state mirate soprattutto al controllo delle piattaforme logistiche di distribuzione e delle merci d’importazione per via marittima, al fine di prevenire “alla fonte” l’immissione nel circuito commerciale di alimenti non sicuri. Nel complesso hanno portato al sequestro amministrativo di prodotti del tutto privi delle informazioni obbligatorie necessarie ai fini di assicurarne la rintracciabilità, ovvero la provenienza e le caratteristiche alimentari. Altresì è doveroso ricordare il contrasto alle frodi in commercio, il fenomeno dell’ambulantato abusivo lungo le arterie cittadine di Manfredonia , e la detenzione di prodotto ittico non rintracciabile soprattutto nei centri di distribuzione all’interno della zona nord garganica; inoltre le violazioni in materia CITES sulla tutela delle anguille con relativo sequestro di 500 Kg di tale specie ittica.

Da ultimo, vi è stato un ingente quantitativo di bianchetto (novellame di sarda), 400 Kg, sequestrato presso un commerciante locale e il deferimento alla competente Autorità Giudiziaria per violazione dell’art. 650 C.P. a carico del conducente di un mezzo di trasposto non fermatosi all’alt intimato da personale dipendente ed identificato a seguito di accurate indagini seguite alla rilevazione della targa del veicolo.

“Le attività di controllo proseguiranno anche nei prossimi giorni allo scopo di garantire che, a tutela del fondamentale diritto alla salute, sulle tavole dei consumatori, non solo pugliesi, giungano prodotti della pesca tracciati e sicuri”, scrivono dalla Capitaneria di Porto di Manfredonia.

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