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Airc, l’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, anche quest’anno torna in piazza con l’iniziativa “Arance della salute”. Fare il pieno di vitamine e finanziare la ricerca sarà possibile sabato 31 gennaio e domenica 1 febbraio in Piazza del popolo a Manfredonia con i volontari dell’Associazione Amici del volontario AVI Onlus di Manfredonia, acquistando una rete da due chili e mezzo di arance rosse, con un’offerta di 9 euro. In 563 scuole d’Italia le “Arance della salute” saranno distribuite il giorno precedente: venerdì 30 gennaio bambini e ragazzi, insieme ai loro genitori e agli insegnanti, diventeranno volontari per un giorno con il progetto “Cancro, io ti boccio”.
Per trovare la piazza più vicina a casa propria basta consultare il sito dell’associazione, dove ognuno può partecipare anche a “Contro il cancro, io ci sono”, iniziativa collaterale per la divulgazione del progetto sul web: basta inviare una foto, l’immagine del profilo utilizzata sui propri social network, che andrà a far parte di un wall fotografico. Il mosaico ottenuto con tutte le immagini che saranno state inviate potrà essere poi diffuso sui social dagli utenti, utilizzando l’hashtag #iocisono. Un ulteriore strumento per fare passaparola in rete e raccogliere fondi per i progetti portati avanti dagli oltre 5mila ricercatori dell’associazione.
In occasione del 50esimo compleanno di Airc, i donatori riceveranno in regalo la guida “50 anni di ricerca a tavola”, che contiene ricette sane e gustose proposte dal cuoco Sergio Barzetti, e consigli per iniziare a prevenire i tumori già dalla tavola. Le arance scelte da Airc – tutte di origine italiana, coltivate in Sicilia, Calabria e Sardegna – sono il simbolo di un’alimentazione sana e protettiva che, se associata a un corretto stile di vita e all’adesione ai programmi di screening e diagnosi precoce – ricordano gli esperti dell’associazione – potrebbe contribuire a evitare quasi il 70 per cento dei tumori che si verificano ogni anno nel mondo: quattro tumori su dieci in Europa sono provocati da stili di vita scorretti e da fattori ambientali
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