Ucciso il boss Angelo Notarangelo, almeno tre le armi impiegate dai killer

Crivellato di colpi alla testa e al torace. È morto così il boss Angelo Notarangelo, detto "Cindaridd". Intorno alle otto di questa mattina la sua au

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Crivellato di colpi alla testa e al torace. È morto così il boss Angelo Notarangelo, detto “Cindaridd”. Intorno alle otto di questa mattina la sua auto, una Toyota Rav 4 di colore grigio, è stata notata in località ” Porto Nuovo” a Vieste. La segnalazione ai carabinieri del Comando Provinciale è giunta da un’operatrice del 118 che passava di la’ per andare al lavoro. Gli uomini dell’Arma sono in queste ore al lavoro per stabilire la dinamica. In base alla prima ricostruzione Notarangelo sarebbe stato raggiunto da una scarica di colpi mentre era alla guida della sua auto, dalla masseria di famiglia in zona “Porto Nuovo” stava tornando verso la sua abitazione. I killer lo avrebbero affiancato e freddato. I militari hanno ipotizzato per l’agguato che possano essere state impiegate più armi, due pistole e un kalashnikov. Non sembrano esserci dubbi invece sull’ipotesi del regolamento di conti. Angelo Notarangelo era stato scarcerato a fine luglio scorso. Era stato condannato a 11 anni per estorsione nell’ambito del processo scaturito dall’Operazione “Medioevo”, per il quale però era venuta meno l’aggravante della metodo mafioso, a ottobre 2014, nell’ambito del processo legato all’Operazione “Tre Moschettieri” l’accusa aveva chiesto una condanna a 10 anni per estorsione, la sentenza sarebbe arrivata il prossimo febbraio. Notarangelo, aveva inoltre un procedimento in corso per minacce di morte ai danni di un esponente dell’Associazione Antiracket Puglia

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