Manfredonia, furto in concorso, 4 arresti della PS

Il piano di controllo del territorio sipontino, attuato da mesi dagli uomini del Commissariato di Manfredonia finalizzato alla prevenzione e repressio

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Il piano di controllo del territorio sipontino, attuato da mesi dagli uomini del Commissariato di Manfredonia finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati in genere, continua a dare i suoi frutti. Una banda di ladri specializzata nel furto di autovetture, in trasferta dal capoluogo foggiano a Manfredonia, è stata infatti neutralizzata all’atto del furto di una autovettura parcheggiata utilizzando anche una sofisticata apparecchiatura elettronica. Nella serata del 07.01.2015 alle ore 20,35 gli uomini del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Manfredonia, diretti dal  1° Dirigente Agostino De Paolis hanno proceduto all’arresto di Paolo Barbone nato a Foggia il 30.06.1971, Domenico Gesualdo nato a Foggia il 31.03.1989, Pietro Russo nato a Foggia il 30.08.1989, Giuseppe Rondinella nato a Foggia il 28.07.1982, perché resisi responsabili dei reati previsi e puniti dal codice panale, 56 (tentato) 624 (furto) 625 (aggravato) 110 (in concorso tra loro), e art. 707 (possesso ingiustificato di arnesi atti allo scasso).

Lo specifico servizio di controllo di monitoraggio del territorio con l’impiego di personale in divisa affiancato da personale della polizia giudiziaria operante in abiti civili ha consentito agli inquirenti di prevenire vari reati tra i quali le rapine, i furti in appartamento, i furti delle autovetture e su auto. L’impiego degli uomini del Commissariato, operanti in simbiosi sul territorio, ha consentito di  arrestare in flagranza di reato i citati Barbone, Gesualdo, Russo e Rondinella che, dotati di arnesi da scasso “professionali”, giunti a Manfredonia nella zona di Via Generale de Finis e la perpendicolare Via Michele Magno iniziavano a “scegliere” tra le autovetture parcheggiate quella da asportare, in una zona già in passato attenzionata dai ladri di auto.

Una pattuglia in abiti civili in servizio di antirapina del Commissariato di Manfredonia notava i movimenti sospetti dei quattro individui comunicando la richiesta di ausilio al personale della Volante. Da subito veniva notato in mano ad uno dei giovani un martelletto di colore rosso che veniva utilizzato per infrangere il deflettore posteriore dx di una autovettura Lancia Delta, mentre gli altri due giovani si appostavano in modo da controllare il sopraggiungere indesiderato di eventuali pattuglie in divisa. All’improvviso allertati dal transito di una passante, la banda decideva di abbandonare l’autovettura oggetto della loro attenzione. Tre dei ladri raggiungevano il quarto complice che era nei pressi ad attenderli a bordo di una autovettura Lancia Y di colore bianco. L’auto, risultata poi intestata ad uno dei quattro indagati, una volta caricati i giovani, tentava di dileguarsi per le vie limitrofe del centro sipontino.

I protocolli di intervento adottati dal personale di polizia consentivano di bloccare l’autovettura ed i suoi occupanti a circa 100 metri dal luogo del reato, e, proprio la precisione dell’intervento di P.G., degli uomini in divisa ed in abiti civili consentiva di bloccare  l’intera banda di malfattori.

La consueta perquisizione del veicolo e dei suoi occupanti consentiva di rinvenire: una torcia; il martelletto di colore rosso usato per infrangere il deflettore dell’auto e soprattutto una centralina marca Bosch utilizzata per avviare le autovetture by-passando quella in dotazione all’auto stessa in quanto codificata;  nonché una chiave compatibile con la centralina illegale.

La presenza in zona composta da ben quattro elementi lascia presumere che l’obiettivo era quello di rubare più autovetture“, dicono dal Commissariato di Manfredonia.

Gli ulteriori accertamenti negli uffici di polizia consentivano di accertare che tutti i soggetti, dichiarati in arresto, erano gravati da numerosi e specifici precedenti contro il patrimonio.  Della attività di polizia effettuata veniva data tempestiva notizia al Sost. Proc. della Repubblica Dott. G. Riccio, il quale disponeva che gli stessi venissero sottoposti al regime degli Arresti Domiciliari presso le rispettive abitazioni di Foggia.

I reati contro il patrimonio consumati a Manfredonia sono stati quasi azzerati – dicono dal Commissariato di Manfredonia – infatti non vi sono state rapine neanche tentate in città, mentre per quanto riguarda i furti di auto, su auto e all’interno di appartamenti, questi vengono efficacemente contrastati, così come si evince anche dall’ultimo risultato positivo conseguito, tanto da determinare l’abbattimento totale del relativo dato statistico. Inoltre la professionale operosità del personale dipendente, in servizio e libero dal servizio, valorizzata anche dalla ammirevole collaborazione dei cittadini, in virtù dell’accresciuta fiducia figlia dei risultati proficui consentiti, danno la possibilità di assicurare la giusta tranquillità sociale alla cittadina di Manfredonia, all’insegna del rispetto delle regole e della necessaria cultura alla legalità”.

Redazione
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